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Fasano, si intrufolava nei locali e rubava soldi dalle casse: arrestato ladro seriale 23enne

Fasano, si intrufolava nei locali e rubava soldi dalle casse: arrestato ladro seriale 23enne

 
fabiana agnello

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fabiana agnello

Fasano, si intrufolava nei locali e rubava soldi dalle casse: arrestato ladro seriale 23enne

Il giovane ha ammesso i fatti e ha raccontato di essere tossicodipendente: usava i soldi per l'acquisto di droga

Sabato 25 Ottobre 2025, 10:20

26 Ottobre 2025, 08:59

Donato Rosato, 23enne di Fasano, è stato arrestato dai carabinieri e ora è ai domiciliari con il braccialetto elettronico. Secondo l’attività d’indagine, coordinata dalla Procura di Brindisi, avrebbe commesso una serie di furti nella città di Fasano tra dicembre 2024 e settembre 2025. E, in sede d’interrogatorio preventivo introdotto dalla «riforma Nordio», ha confessato di averne commesso altri due, sui quali, tuttavia, i carabinieri svolgono attività d’indagine. Le accuse sarebbero di furto aggravato e sarebbero tutte caratterizzate dall’uso di violenza sulle cose (scasso e forzatura di sportelli, finestre e serrande) e dall’agire su beni esposti alla pubblica fede.

Le indagini sono partite da una serie di denunce sporte dalle vittime, corroborate dalle immagini delle telecamere installate nelle zone in cui l’uomo avrebbe commesso i furti, e da una serie di annotazioni della polizia giudiziaria, che lo ha sottoposto a pedinamenti e osservazioni.

Rosato era già noto alle forze dell’ordine e gli investigatori hanno raccolto a suo carico gravi indizi di colpevolezza. A lui sarebbero attribuibili diversi episodi denunciati, tra cui il furto - risalente al 23 gennaio scorso - di una valigetta contenente attrezzi da lavoro asportata tramite una Fiat Panda parcheggiata sulla pubblica via, dopo aver forzato lo sportello. E ancora: il furto di un oggetto e il danneggiamento di un portaoggetti da un altro veicolo in sosta per strada. Avrebbe rubato due telecamere (ancora imballate) e denaro contante dal registratore di cassa del negozio di parrucchiere, avvenuto il 13 dicembre 2024, con scasso della serranda e dell’infisso.

Sarebbe, inoltre, l’autore del furto dell’incasso di un ristorante messo a segno il 26 maggio scorso, dopo essersi intrufolato nel locale attraverso una piccola finestra della cucina. E avrebbe asportato l’incasso dal registratore di cassa di un panificio, nella notte del 15 settembre 2025, forzando una finestra laterale dell’attività commerciale.
Sottoposto a interrogatorio preventivo, il 23enne ha ammesso gli addebiti, confessando i fatti contestati e ammettendo di aver commesso ulteriori due furti non ancora a lui attribuiti.

Il 23enne ha raccontato di aver agito spinto dalla necessità di recuperare denaro per l’acquisto di sostanze stupefacenti, dichiarando la propria tossicodipendenza e manifestando la volontà di intraprendere un percorso di recupero.
Il giudice, riscontrando la sussistenza di concrete e attuali esigenze cautelari connesse al pericolo di reiterazione del reato, data la serialità e la sfrontatezza delle condotte, perpetrate per circa nove mesi, ha ritenuto che la misura degli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico fosse la più adeguata da applicare a Donato Rosato. La misura permetterà al contempo un controllo efficace e la possibilità di avviare un percorso di recupero. Gli è stato, dunque, imposto il divieto di allontanarsi e di comunicare con persone diverse da quelle coabitanti o che lo assistono.

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