BRINDISI - Nuove strategie di tutela di mare e terra al Salone del gusto Slow Food di Torino. La riserva di Torre Guaceto e le aziende dei presìdi Slow Food fanno scuola. Il Consorzio ha presentato il progetto Fishing labs nell’ambito del quale, insieme all’Area Marina Protetta di Porto Cesareo, esporterà il proprio modello di pesca sostenibile nelle marine vicine.
Il progetto prevede la conduzione di azioni trasversali nelle marinerie di Torre Canne, Torre San Gennaro, Torre Colimena e Torre San Giovanni, con lo scopo di trasferire le buone pratiche gestionali ideate in seno ai due Parchi e sensibilizzare le comunità locali sul tema della pesca sostenibile.
La comunità Slow Fish Italia ha accolto favorevolmente il progetto e i suoi obiettivi, confermando il pieno supporto tecnico allo svolgimento delle attività, assumendole a buone pratiche da applicare in tutta Italia. La rete, anche sulla scorta degli obiettivi promossi dal progetto, ha confermato la volontà di costituire un sistema virtuoso a livello nazionale, mettendo in relazione pescatori e operatori del settore mare, al fine di favorire lo scambio delle migliori prassi e di dare forza le istanze dei pescatori locali, tra le quali, ad esempio, un maggiore contrasto alla pesca di frodo e l’attivazione di strumenti normativi più efficienti in grado di favorire politiche virtuose di gestione territoriale della pesca.
«Ho invitato tutti i partner italiani impegnati nella salvaguardia del mare e per l’incremento del livello della sostenibilità della pesca a raggiungerci - ha dichiarato Rocky Malatesta, presidente del Consorzio di Gestione di Torre Guaceto -al Salone nautico di Puglia, Snim, che si terrà a Brindisi nelle prossime settimane, siamo tutti pronti a dare fondo alle nostre forze per il bene dell'ecosistema, ora mettiamoci al lavoro».