OSTUNI - Spiaggia pubblica che era diventata privata. Nell’ambito dell’operazione “Mare Sicuro 2020” proseguono senza sosta, lungo i litorali del Brindisino, le operazioni a tutela dell’ambiente marino-costiero e del demanio marittimo svolte dal personale della Capitaneria di Porto di Brindisi allo scopo di impedire tutti quei fenomeni di abuso che impediscono ai cittadini la libera fruizione delle spiagge.
A Rosa Marina, i militari della Sezione di Polizia marittima della Guardia Costiera hanno posto sotto sequestro un’area demaniale occupata abusivamente dal trasgressore mediante la posa di lettini. Le attrezzature sono state sequestrate ed il responsabile è stato denunciato, a piede libero, alla Procura, mentre l’area è stata immediatamente sgomberata per essere così restituita alla pubblica fruibilità da parte dei numerosi bagnanti presenti sul posto senza impedimenti, grazie all’impegno profuso dai militari della Capitaneria.
L’attività rientra nell’operazione estiva “Mare Sicuro”, disposta dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto su tutto il territorio nazionale e partita lo scorso 15 giugno, con lo scopo di assicurare la salvaguardia della vita umana in mare, la sicurezza di bagnanti e diportisti, la tutela dell’ambiente marino e costiero e, più in generale, di garantire sempre più elevati standard di sicurezza nel settore turistico-balneare, in particolare attraverso la costante vigilanza delle spiagge libere e del demanio marittimo - mare incluso -, proprio per scongiurare ogni forma di abusiva occupazione in danno della collettività.
Si ricorda – si legge in una nota della CdP – che la Sala Operativa della Capitaneria di Porto di Brindisi è attiva ininterrottamente, 24 ore su 24, e può essere contattata telefonicamente al numero 0831521022 o all’indirizzo e-mail cpbrindisi@mit.gov.it, mentre, per le sole emergenze in mare, attraverso il “Numero Blu” 1530.
Se è vero, come è vero, che i controlli effettuati dalla divise bianche riguardano in generale il rispetto delle norme lungo la costa e sulle spiagge del Brindisino, è altrettanto vero che particolare attenzione viene riservata dai militari della Capitaneria di Porto all’occupazione abusiva delle aree demaniali. E’ di qualche giorno fa un’operazione, sempre condotta dagli uomini della CdP, che ha restituito ai bagnanti una parte dell’arenile di Torre Canne, spiaggia pubblica che era stata “privatizzata”: sono intervenuti i militari delle Capitaneria di Porto e hanno sequestrato decine di ombrelloni, sdraio e sedie che erano stati lasciati dai proprietari sull’arenile per occupare il tratto di spiaggia. La norma prevede che sulle aree demaniali marittime della costa pugliese è vietato “lasciare sulle spiagge libere, oltre il tramonto del sole, ombrelloni, lettini, sedie sdraio, tende o altre attrezzature”. A Torre Canne la consuetudine è un’altra: ombrelloni e sdraio vengono lasciati sull’arenile a mo’ di “prenotazione” di quel tratto di spiaggia.