Da perfetto incensurato a rapinatore seriale in grado di consumare tre rapine in successione nell’arco di un’ora e mezza scarsa e di accennarne una quarta prima di essere catturato. L’improbabile carriera di rapinatore del 34enne Fernando Astro è stata stroncata sul nascere dopo una serrata caccia all’uomo scatenata dalla Polizia di Stato.
Il personale dell’Antirapina della Squadra mobile e le Volanti sono entrati in azione immediatamente attorno alle 11.30, subito dopo il primo colpo messo a segno alla filiale principale di Poste Italiane di Piazza Vittoria in pieno centro storico.
Qui un uomo vestito completamente di nero, col volto coperto da casco integrale, aveva fatto irruzione nella filiale e dopo aver profferito poche parole - qualcosa del tenore «dammi i soldi» - intimidendo il personale, si era portato via un cassetto abbandonandolo proprio in cima alla scalinata d’ingresso. Poi l’uomo è fuggito a bordo di una Honda sempre di colore nero di media cilindrata.
La corsa è proseguita in via Cappuccini dove ha preso di mira un’altra filiale delle Poste, poi è toccato al Bar Mary di via Sant’Angelo. Meno di mille euro e qualche pacco di sigarette il bottino raggranellato fino quel momento. Poi la decisione di puntare al «Bar Lilly» al rione Commenda. Ma il tentativo di mettere a segno il quarto colpo è stato stroncato sul nascere dagli investigatori della Mobile - guidati dal vice questore Rita Sverdigliozzi - che non gli hanno dato nemmeno il tempo di entrare nel locale.
La vicenda è ancora in corso di definizione compiutamente in tutti i dettagli da parte degli investigatori. Uno di questi è che l’uomo pare abbia agito completamente disarmato.
La serie di rapine arriva - dopo una «fase 1» in cui i reati erano crollati quasi a picco - all’indomani della «fase 2», in pieno giorno per giunta.
Su questo punto riflette il questore di Brindisi Ferdinando Rossi: «Viviamo in una fase storica estremamente delicata», rimarca il numero uno della Polizia di Stato della provincia.
«Abbiamo una grande presenza di forze in campo che hanno garantito lo svolgimento in tranquillità della “fase uno”. Ora si potrebbe vedere una recrudescenza dell’attività predatoria costretta al lockdown nei giorni passati. La nostra preoccupazione ora è quella di prevenire eventuali fenomeni. Ed in particolare siamo concentrati per prevenire che possano verificarsi tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata sulle attività economiche e commerciali. Occorre quindi più che mai che vi sia una grande coesione ed unità di intenti tra società civile e forze dell’ordine. Quello che chiediamo dei cittadini è la massima collaborazione per contrastare al massimo e a garanzia di tutti ogni ripresa delle attività criminali che possano danneggiare la gente. Con l’operazione di ieri - brillantemente condotta dalla Squadra mobile - abbiamo dato dimostrazione della presenza delle forze dell’ordine sul territorio. Noi ci siamo, chiediamo ai cittadini di collaborare con noi».