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Coronavirus, operatori dell'Aeroporto di Brindisi senza guanti e mascherine

 
Antonio Portolano

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Antonio Portolano

Concerti e pianoforte all'aeroporto di Brindisi

I viaggiatori chiedono quotidianamente ai dipendenti dello scalo: «Perché non li indossate?»

Lunedì 24 Febbraio 2020, 10:46

BRINDISI - «Scusate, ma perchè voi non indossate guanti e mascherina?».
È il refrain che da giorni si sentono ripetere, dai passeggeri in partenza ed in arrivo, tutti gli operatori nell’aeroporto di Brindisi. Sebbene sembri surreale che a chiederlo sia un passeggero, è paradossale che a distanza di due mesi dall’inizio dell’emergenza, negli Aeroporti di Puglia, nessuno degli operatori - ad ogni livello - sia stato dotato dei presidi di sicurezza minimi per difendersi nel malaugurato caso dovesse trovarsi di fronte ad un portatore - sano o conclamato - di Coronavirus o Covid 19 che dir si voglia. Presidi che altri aeroporti hanno già adottato da settimane.
La richiesta dei viaggiatori si è fatta più pressante nelle ultime ore, dopo che l’emergenza è divenuta grave in Italia e dopo che a Brindisi, venerdì, un viaggiatore proveniente da Malpensa colpito da infarto, ha scatenato il panico a bordo facendo temere di essere in presenza di un nuovo caso.
La situazione è vissuta con preoccupazione non solo dai viaggiatori ma anche e soprattutto dagli operatori aeroportuali che ogni giorno sono a contatto con migliaia di passeggeri, come dimostrano i «felici» dati registrati da Aeroporti di Puglia.
Le richieste di avere maggiori garanzie di sicurezza per tutti - anche gli stessi passeggeri in transito si sentirebbero più rassicurati - stanno diventando nelle ultime ore sempre più pressanti.

Lungi dal voler alimentare caos ingiustificati o sterili polemiche è ora di agire in fretta a tutela di tutti gli operatori degli aeroporti della Puglia che sono quotidianamente in prima linea di fronte al pericolo dell’eventuale esposizione al virus, la cui prima caratteristica è quella di essere altamente contagioso. L’aver dotato gli scali pugliesi di body scanner, purtroppo non è una garanzia sufficiente ad arginare la diffusione del Covid 19 (un potenziale portatore infatti può essere intercettato solo in presenza di uno stato febbrile ma se è sano?). È chiaro dunque che i timori siano più che fondati tra quanti ogni giorno danno generosamente gambe ai successi degli scali pugliesi. Molti di loro stanno già pensando di dotarsi da soli di guanti e mascherine per proteggersi da eventuali rischi. Anche se non sarebbe un problema di pertinenza dei singoli ma che deve essere risolto a monte dal momento che la sicurezza sui luoghi di lavoro deve essere garantiti per legge.
I tempi sono quindi ampiamente maturi, o meglio già superati dagli eventi di questi giorni che evolvono con una velocità impressionante e purtroppo drammatica.
Siamo sempre contenti di certificare le ottime performance degli aeroporti pugliesi - che speriamo continuino sempre con buoni risultati - ma se «prevenire è meglio che curare», allora è tempo di agire e agire in fretta prima di trovarsi di fronte a situazioni critiche.

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