LECCE - Il gup di Lecce ha disposto 12 condanne e una assoluzione al termine di un processo per mafia che ha riguardato una frangia brindisina della Sacra corona unita. Tra i condannati anche un collaboratore di giustizia, Antonio Campana, che ha ottenuto un cospicuo sconto sulla pena proprio per le dichiarazioni rese all’autorità giudiziaria: sei anni e otto mesi il conto finale.
Il clan in questione avrebbe operato fino alla fine del 2017. L'inchiesta si è occupata anche di un progetto di evasione dal carcere di Terni ad opera di Campana e dello zio, Igino, pure condannato. Le altre pene inflitte oscillano dagli 8 anni di reclusione per i personaggi dal ruolo ritenuto marginale ai vent'anni inflitti a Raffaele Martena, ritenuto uno dei vertici dell’associazione. L’inchiesta fu condotta dai poliziotti della squadra mobile di Brindisi: nel maggio 2018 furono eseguiti 12 arresti.