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Disfida di Barletta, si scaldano i motori

Disfida di Barletta, si scaldano i motori

 
Adriano Antonucci

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Adriano Antonucci

Disfida di Barletta, si scaldano i motori

Ci sono i fondi regionali per l’edizione 2025 delle celebrazioni, prevista per il fine settimana tra il 5 e il 7 settembre

Giovedì 31 Luglio 2025, 10:13

Stop alle polemiche, Regione Puglia e Comune di Barletta hanno avviato un percorso comune per arrivare all’istituzione della Fondazione della Disfida. Intanto, ci sono i fondi regionali per l’edizione 2025 delle celebrazioni, prevista per il fine settimana tra il 5 e il 7 settembre.

Dall’audizione della VI commissione regionale di ieri mattina è emersa la volontà di mettere da parte le divergenze delle scorse settimane e tracciare una strada che porti al superamento di tutti gli ostacoli verso la realizzazione di una struttura chiamata a valorizzare l’evento simbolo della città di Barletta. Secondo quanto emerso dalla commissione, il primo passo è stato compiuto nei giorni scorsi con l’invio alla Regione, da parte del comune di Barletta, di una bozza di statuto sulla quale si metterà al lavoro una equipe congiunta composta da tecnici comunali e della Regione.

Sempre nei giorni scorsi, la Regione Puglia ha inviato al comune di Barletta richiesta formale di aderire alla fondazione come socio cofondatore. Ora, l’ente comunale dovrà procedere con una delibera di giunta che attesti questa volontà.

L’ostacolo più grande da superare è, però, quello relativo alla dotazione finanziaria. La legge regionale istitutiva della fondazione, datata febbraio 2024, prevedeva un fondo di 150mila euro distribuiti in due anni. Quella legge ha ricevuto alcune prescrizioni dalla Corte dei Conti e, di conseguenza, servirà emendarla. Secondo quanto riportato in commissione dal dirigente della sezione sviluppo, innovazione e reti della Regione Puglia, Mauro Paolo Bruno, sarà necessario quantificare, con uno studio congiunto tra Comune e Regione, quelli che possono essere i costi di realizzazione dell’evento. In questo modo, con un quadro economico più chiaro, si potrà ottemperare a quelle che sono le prescrizioni della Corte dei Conti ed avere una precisa dotazione finanziaria.

Contestualmente, l’assessore alla Cultura del comune di Barletta Oronzo Cilli ha ribadito la disponibilità di Palazzo Bonelli come sede del museo e della Fondazione della Disfida. Lo storico edificio di corso Garibaldi sarà oggetto di un restauro dal costo di 13 milioni di euro e diventerà il fulcro delle attività legate alla Disfida.

Novità, infine, anche per l’edizione 2025 delle celebrazioni del fatto d’armi tra italiani e francesi: la Regione Puglia sosterrà economicamente l’evento. Soddisfatto per l’andamento della commissione il consigliere regionale di Forza Italia Giuseppe Tupputi, richiedente dell’audizione. In una nota congiunta con la consigliera regionale di Fratelli d’Italia Tonia Spina, Tupputi ha evidenziato «la comune volontà di superare ritardi e incomprensioni che negli scorsi mesi avevano rallentato il cammino di attuazione della legge».

«Abbiamo preso atto della bozza di statuto, trasmessa dal Comune, che sarà ora oggetto di un’utile rielaborazione per adeguarla al ruolo di soggetto proponente attribuito alla Regione Puglia. È fondamentale - hanno dichiarato Tupputi e Spina - che la Fondazione abbia un assetto solido, condiviso e operativo, capace di garantire programmazione, autonomia e capacità di attrazione di finanziamenti pubblici e privati. Come abbiamo ricordato all’unisono, la Fondazione non nasce per organizzare un singolo evento, ma per rendere la Disfida di Barletta un motore permanente di sviluppo culturale, economico e turistico».

I due consiglieri di centrodestra hanno poi annunciato la volontà di preparare «l’emendamento tecnico alla legge che risponda ai rilievi della Corte dei Conti in merito alla quantificazione degli stanziamenti, così da mettere in sicurezza l’intero iter e dare piena operatività alla Fondazione».

Positivo anche il commento dell’assessore Cilli. «Finalmente - ha affermato Cilli - la Regione ha spiegato il perché del suo rallentamento. Accogliamo l’invito a cominciare questo percorso, sperando che si cammini spediti e si vada avanti senza intoppi».

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