ANDRIA - È stato rimosso il ponte Bailey da via Carmine: a breve partiranno i lavori di consolidamento del terreno sottostante, motivo per cui 14 anni fa si decise di installare la struttura militare. Per gli otto mesi della durata delle opere, la strada sarà chiusa alle auto e transitabile solo a piedi.
«Siamo arrivati a tale intervento con determinazione: dobbiamo sempre confrontarci con l’individuazione di risorse appropriate», spiega la sindaca Giovanna Bruno. «Non si tratta solo dello smontaggio del ponte, ma di una serie di lavori per sanare definitivamente ciò che aveva portato alla chiusura della strada: ovvero, la volta al di sotto della strada che aveva avuto qualche cedimento».
Soddisfatti i residenti che finalmente potranno tornare a dormire, dopo i continui rumori provocati da ogni passaggio di auto sul ponte. «Magari qualcuno potrà borbottare perché la strada sarà chiusa», prosegue la prima cittadina. «Prima di arrivare a questa soluzione nefasta per la città, la strada è stata interrotta un anno per questioni di sicurezza che, peraltro esistono ancora: perciò, dopo lo smontaggio, comincia la fase di esecuzione del progetto, che rimuoverà la problematica iniziale. Solo dopo aver sanato il sottosuolo, sarà riaperta la strada. Questo il primo step visivo, poi ci sarà tutto il lavoro sotterraneo. È richiesta ancora pazienza e collaborazione ai cittadini, ma sono finalizzate alla risoluzione del problema, che per 14 anni è stato portato avanti senza mai dare uno spiraglio di soluzione. I lavori dureranno circa 8 mesi. L’assessore e l’ufficio comunale hanno lavorato in maniera tale che questa fase fosse già immediatamente a ridosso della lavorazione sotterranea, per evitare di perdere altro tempo».
È partita una corsa contro il tempo, per dare meno disagi possibili a chi vive nel quartiere San Vito. «Dopo 14 anni, via Carmine dice addio al ponte Bailey, simbolo di una soluzione provvisoria che ha finito per penalizzare duramente un intero quartiere, snaturandone la vocazione storica e commerciale», aggiunge il presidente del consiglio comunale, Giovanni Vurchio. «Quel ponte fu una scelta dell’amministrazione dell’epoca, probabilmente dettata dall’urgenza del momento, ma negli anni si è trasformata in un elemento di degrado e di isolamento per il quartiere San Vito. Oggi, grazie all’impegno condiviso e alla volontà politica di questa amministrazione, si sta finalmente mettendo la parola fine a una vicenda lunga e complessa».