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Barletta, Daspo urbano contro i writer: ancora imbrattato il sottopasso

 
Adriano Antonucci

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Adriano Antonucci

Barletta, Daspo urbano contro i writer: ancora imbrattato il sottopasso

Il sindaco parte al contrattacco: «Scaduto il tempo della comprensione»

Domenica 30 Marzo 2025, 10:02

BARLETTA - «Il tempo per la comprensione e la tolleranza è scaduto. Il contributo della videosorveglianza ci consentirà di punire gli autori dell’illecito anche con il Daspo urbano».

Il sottovia Pertini è stato imbrattato per la terza volta in pochi mesi e il sindaco Cosimo Cannito, questa volta, ha perso la pazienza. La sfida a distanza tra il primo cittadino e i writer si è arricchita di un nuovo capitolo. L’ultima denuncia di Cannito era arrivata lo scorso 11 marzo quando, nel passaggio pedonale del sottovia Pertini, erano comparsi nuovi graffiti dopo quelli che lo stesso primo cittadino aveva segnalato a inizio novembre 2024.

Lo stesso passaggio pedonale era stato da poco ripulito dai volontari dell’associazione Retake, intervenuti poi, nuovamente, anche pochi giorni fa. A metà marzo, Cannito aveva invitato i graffitari ad un incontro finalizzato al confronto e all’individuazione di spazi nei quali potessero «esprimere la loro vena artistica». Il sindaco aveva anche manifestato la disponibilità «all’acquisto dei colori, purché si decidano gli spazi dove fare questi graffiti» e pur ricordando come la legge punisca i graffitari aveva espresso la volontà di non arrivare a «denunce e sanzioni».

Questa volontà ora è mutata. «Le pareti del sottovia Pertini, da pochi giorni restituite al decoro - ha affermato il sindaco - sono state ancora deturpate da ignoti (per ora) che avevo invitato a chiedere scusa presentandosi spontaneamente a palazzo di Città con l’impegno di riportare allo stato originario i muri imbrattati». «Per questi individui – ha aggiunto il primo cittadino – realizzare e reiterare opere abusive, furtivamente come ladri, è semplice. Scusarsi, metterci la faccia, compiere un gesto civile che risarcisca la comunità e riscatti la propria persona è invece una condotta che non comprendono. Sono sordi e ottusi. Persone di modesto talento e nessun senso civico».

Alla luce di questo, Cannito ha comunicato che «è scaduto il tempo per la comprensione e la tolleranza. Appena le indagini in corso permetteranno, grazie al contributo della videosorveglianza, saranno trasmessi gli atti alla Procura della Repubblica, consentendo di punire gli autori dell’illecito a norma di legge». Il sindaco ha ricordato che, per questi casi, il recente Decreto Caivano prevede «il Daspo urbano, con divieto di accesso in specifiche zone cittadine, e l’inasprimento delle sanzioni pecuniarie».

Cannito ha, infine, evidenziato come «tale normativa possa prevedere anche la ripulitura dei luoghi ed un risarcimento spese all’amministrazione» e come, in caso le responsabilità fossero di minorenni, «ne risponderanno le rispettive famiglie, colpevolmente molto distratte sull’operato dei propri figli».

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