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Barletta, per la Zona 167 è allarme sicurezza: raid, assalti, saracinesche divelte e box auto violati

 
Adriano Antonucci

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Adriano Antonucci

Barletta, per la Zona 167  è allarme sicurezza: raid, assalti, saracinesche divelte e box auto violati

Di recente registrati numerosi episodi di microcriminalità e vandalismo. I residenti chiedono controlli presidi culturali e iniziative sociali

Domenica 19 Gennaio 2025, 14:12

BARLETTA - Un assalto in piena regola, saracinesche divelte e box auto violati. Nella zona 167 torna l’allarme sicurezza. L’episodio, avvenuto in via Paolo Ricci nella serata di venerdì, è uno dei tanti registrati in quest’ultimo periodo e ha riacceso i riflettori su un tema, quello della sicurezza nelle zone periferiche della città, in realtà mai sopito. La preoccupazione dei residenti con conseguente senso di insicurezza è stata a più riprese manifestata nel corso dei mesi. «La periferia della città - hanno affermato i referenti del comitato di quartiere zona 167 Giuseppe Di Bari e Raffaele Patella - continua a essere teatro di furti e vandalismi. Negli ultimi giorni, diversi residenti della zona 167 hanno denunciato un’ondata di rapine nei box auto, che stanno alimentando paura e insicurezza tra i cittadini».

Il comitato ha evidenziato come «le modalità con cui vengono compiute queste rapine nei box – in piena continuità con quelle avvenute nei mesi scorsi – lasciano ipotizzare che gli autori siano sempre gli stessi. È evidente che stiamo parlando di un gruppo organizzato che agisce in maniera sistematica e indisturbata. È ora di fermarli».

Nell’analizzare la situazione Di Bari e Patella hanno voluto sottolineare un dato significativo «durante il periodo natalizio, grazie alla presenza della pista di pattinaggio al Parco dell’Umanità, si è ottenuto un presidio costante di un’area particolarmente sensibile, registrando una forte riduzione dei fenomeni di devianza, furti e vandalismi. Questo dimostra quanto sia importante garantire un presidio sociale e civile nelle zone periferiche. Dove c’è vita, partecipazione e controllo, la criminalità arretra».

Partendo da questa considerazione, il comitato è tornato, come già fatto diverse volte nei mesi passati, a chiedere «l’istituzione del controllo di vicinato, già adottato con successo in molti comuni italiani. Questo modello, basato sulla collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine, è uno strumento efficace per prevenire reati e garantire maggiore sicurezza nel quartiere». Di Bari e Patella, che a nome del comitato hanno più volte espresso apprezzamento per il lavoro svolto dalle forze di polizia nel quartiere, hanno specificato come l’intensificazione dei presidi delle forze dell’ordine nella zona sia sicuramente un’ottima iniziativa, ma allo stesso tempo non sufficiente a garantire la sicurezza.

Ciò che per il comitato servirebbe è «un intervento strutturale, un piano che metta insieme istituzioni, forze di polizia e cittadini, perché la sicurezza non può essere garantita solo con interventi episodici. Dobbiamo agire sulle cause profonde, inclusa la riqualificazione delle aree più degradate».

Infine, un appello rivolto alle istituzioni «i cittadini chiedono interventi immediati e una strategia a lungo termine. Se una pista di pattinaggio temporanea è riuscita a migliorare la sicurezza, immaginiamo cosa si potrebbe fare con presidi stabili, attività sociali e un controllo partecipato del territorio. Sempre più esasperati ci appelliamo alle istituzioni affinché rispondano con urgenza e decisione. La sicurezza è un diritto fondamentale e non può essere più lasciata al caso».

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