Domenica 07 Settembre 2025 | 03:27

Barletta, Alba Parietti al telefono durante il corteo della Disfida si scusa: «Avevo perso una persona cara»

 
Redazione online

Reporter:

Redazione online

Barletta, Alba Parietti al telefono durante il corteo della Disfida si scusa: «Avevo perso una persona cara»

Il lungo e commovente post sui social: «Chiedo scusa se ho mancato di rispetto a qualcuno, l'ho preso in mano per avere conforto dopo ore e ore di manifestazione in cui ho abbracciato migliaia di persone. Sono un essere umano»

Venerdì 20 Settembre 2024, 12:12

BARLETTA - La notizia è rimbalzata su siti e social, anche grazie a un paio di scatti rubati: «Alba Parietti ha usato il telefono durante il corteo della Disfida di Barletta, mancanza di rispetto». E oggi è arrivata la risposta della stessa Parietti, attraverso la sua pagina ufficiale su Facebook: «Sì, lo ammetto, ho usato il telefono. Il corteo è iniziato verso le 8 e terminato verso mezzanotte. Abbiamo attraversato la città a piedi per circa 8 km, mi è stato detto con migliaia e migliaia di persone felici. Ho stretto mani e abbracciato quasi tutti i disabili, anziani seduti, bambini, segnalatimi lungo il percorso di persone educatissime affettuose, salutato gente, sorriso tutta la sera, senza mai fare trapelare il mio stato d’animo, esattamente come un’artista fa, conoscendo la legge dello spettacolo. La gente mi ha commosso, la loro incredibile accoglienza ed energia».

«Poi dopo ore di corteo ad un certo punto ci siamo fermati e ho chiesto il telefono in un momento di stallo per chiamare una persona a cui voglio bene. Ne avevo bisogno perché quel giorno, la mattina mi era stata comunicata la morte di una persona a me molto cara, Luca, a cui ho voluto molto bene ed è morta tragicamente. Ero devastata. A fatica sono riuscita, come tutti i miei colleghi e persone presenti sapevano, a stare in piedi. Il rispetto per il mio lavoro e l’importanza del mio ruolo nella manifestazione mi ha dato la forza. La gente meravigliosa di Barletta mi ha ringraziato e sostenuto fino a commuovermi, perché mi è sembrato un segnale di forza in mezzo a quel momento surreale che per me era tragedia. Non sapevo che non avrei potuto usare il telefono, l’ho fatto per pochissimi minuti in ore e ore di corteo quando eravamo fermi, ma di questo chiedo comunque scusa se ho mancato di rispetto a qualcuno».

«L’assessore - conclude - aveva assistito alle prove e sapeva delle circostanze tragiche che non abbiamo reso note, per non tediare la manifestazione, e io sono rimasta per amore della gente e del mio lavoro. Sono un essere umano, ho avuto bisogno di conforto, ma so di avere messo quella sera tutta la mia professionalità e forza per farla al meglio».
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)