BISCEGLIE - I contorni sono quelli della classica tempesta in un bicchier d’acqua. Il sindaco Angelantonio Angarano, facendo proprio l’invito rivolto lo scorso 13 giugno da Rosa D’Alterio, segretario generale del Comune di Margherita di Savoia che assolve alle funzioni di consigliera di parità per la Bat, ha deciso di assegnare all’assessora Roberta Rigante la delega, naturalmente simbolica, alla gentilezza.
L’obiettivo, definito nell’atto firmato dal primo cittadino, è «affermare il valore umano della gentilezza a livello sociale, culturale ed educativo, bene prezioso per l’intera collettività ed investimento etico, a breve e lungo termine, per promuovere il vivere sereno della comunità».
Un provvedimento innocuo sotto qualsiasi punto di vista, a costo zero per le casse comunali, assunto con l’obiettivo di sensibilizzare la comunità al rispetto e a comportamenti corretti, per il quale è stata scelta, del resto, la componente della Giunta incaricata di occuparsi di tematiche affini alla gentilezza, come i servizi sociali, le politiche sociali, le politiche giovanili, le politiche di genere e le pari opportunità. La diffusione della notizia ha scatenato il finimondo sul «ring» dei social fra commenti critici negativi, diversi dei quali sarcastici, ma qualcuno si è lasciato addirittura andare ad insulti, anche pesanti, nei confronti di Rigante.
«Mi sembra incredibile che questa integrazione alle deleghe che ho l’onore di aver ricevuto abbia suscitato ilarità, polemiche, disappunto. Pensavo piuttosto indifferenza. Ed invece…» ha commentato, amareggiata, la diretta interessata. «Avevo deciso di non alimentare alcunché con delle risposte, ma ho poi pensato che quale miglior primo atto da assessore alla gentilezza può esserci se non quello di spiegare il significato di una delega come questa?».
L’assessora si è soffermata sul senso del provvedimento, che peraltro potrebbe essere attuato anche da altri comuni della Bat: «La convivenza civile passa per la tolleranza, che mira a diffondere la cultura del rispetto specie tra i più giovani, anche nel linguaggio o nell’uso dei social, ad esempio, ma anche il rispetto per i beni pubblici e per l’ambiente. È vero, abbiamo tanti problemi, ma uno di questi è il diffondersi di comportamenti aggressivi, violenti o anche solo prepotenti, per contrastare i quali dobbiamo lavorare tutti, sia pure con atti simbolici come questo». Roberta Rigante, rammaricata per le reazioni fuori luogo e scomposte, ha comunque ribadito totale disponibilità ed apertura a proposte, suggerimenti e critiche.