Domenica 07 Settembre 2025 | 17:28

Trasporto disabili in 4 Comuni della Bat e a Molfetta: la Asl sarà pagata dopo 25 anni

 
Nico Aurora

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Nico Aurora

Trasporto disabili in 4 Comuni della Bat e a Molfetta: la Asl sarà pagata dopo 25 anni

La vicenda risale al 1997, la Corte di Appello civile ha condannato Barletta, Trani, Bisceglie e Molfetta a rimborsare circa 1,2 milioni di euro

Venerdì 19 Aprile 2024, 14:07

14:10

TRANI - Dopo un quarto di secolo Barletta dovrà pagare 346.500 euro, Trani 245.500 euro, Bisceglie 388.000 euro, Molfetta 255.000 euro: totale 1.235.000 euro. È quanto i quattro Comuni dovranno versare alla Asl Bari 2 a conclusione di una vicenda legale ultradecennale, poiché fa riferimento ad un servizio svolto tra il 1997 e il 1998 e fu incardinata per la prima volta in un procedimento civile nel 1999. Lo ha deciso la Seconda sezione civile della Corte d’Appello di Bari accogliendo il ricorso dell’azienda sanitaria del capoluogo contro il Consorzio stabile trasporti diversamente abili Trada (all’epoca dei fatti Cirap) e i quattro Comuni.

Tutto nasce da un decreto ingiuntivo promosso dal Cirap nel 1999, per il pagamento di 876 milioni delle vecchie lire a titolo di corrispettivo del trasporto di soggetti portatori di handicap dei comuni di Barletta, Trani, Bisceglie, Molfetta e Giovinazzo, svolto fra il 1997 ed il 1998 nell’ambito dell’esecuzione di un contratto di durata triennale. A quel decreto ingiuntivo si era opposta la Asl Bari, chiamando in causa i Comuni in qualità di unici obbligati.

Prima che si giungesse a sentenza nel 2018 (rigetto di tutte le domande per carenza di prove) il Comune di Giovinazzo aveva siglato una transazione con la Asl ponendo fine anticipatamente alla materia del contendere. Così non hanno fatto invece gli altri enti, nella convinzione del fatto che il pagamento delle spese di quel trasporto di alunni disabili dovesse essere interamente a carico della Asl. Il loro appello incidentale, però, è risultato infondato: quel tipo di servizio ha un profilo sia sanitario, sia sociale. Pertanto vi concorrono la Asl, per il primo, e i Comuni, per il secondo. Il legislatore soltanto nel 2003 ha formalmente definito le percentuali di competenza del servizio stesso, indicando che il 60% sia a carico dei Comuni ed il 40% a carico delle Asl.

Tuttavia, poiché la questione era antecedente a tale pronunciamento, la Corte d’Appello ha diviso equamente le competenze, ricalcolando quanto dovuto dalle parti. Nella sentenza, dunque, si è chiarito che i Comuni dovranno rimborsare la Asl ciascuno per la propria parte e che inoltre, in solido, dovranno rifonderle anche le spese giudiziali, determinate in 23.000 euro.

La sentenza, in quanto di secondo grado, può essere ancora impugnata in Cassazione ma a questo punto, sulla scorta di un pronunciamento che appare abbastanza chiaro sotto il profilo normativo, sarà improbabile che i Comuni si imbarchino in una ulteriore iniziativa giudiziaria a Roma. Più plausibile è che si mettano al lavoro le diplomazie per siglare, con la stessa Asl Bari, transazioni utili a limitare il danno. E da questo punto di vista, soprattutto con il senno di poi, la scelta dell’accordo operata da Giovinazzo in tempi non sospetti appare certamente lungimirante.

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