TRANI - Un operaio della società di pubbliche affissioni Finpuglia è finito al pronto soccorso dopo essere stato aggredito durante lo svolgimento del proprio lavoro. I fatti sono avvenuti l’altra sera in via Barletta, nei pressi della rotatoria all’incrocio con via Papa Giovanni XXIII.
LA SENTENZA L’addetto era intento a tagliare transenne parapedonali abusive per montare quelle della Finpuglia, autorizzata a procedere a seguito di sentenza emanata recentemente dal Tar Puglia in suo favore contro il Comune di Trani.
Infatti, proprio davanti alla giustizia amministrativa la società si era vista riconoscere il diritto ad esercitare la propria attività nella perdurante assenza di una procedura di gara, da parte di Palazzo di città, per l’affidamento in concessione del servizio delle affissioni.
L’AGGRESSIONE Secondo quanto riferito dall’operaio aggredito una persona, probabilmente riconducibile ad altro operatore del settore, prima avrebbe tentato di investirlo con l’auto, poi ne sarebbe sceso, l’avrebbe afferrato per il collo e quindi avrebbe scagliato per terra, rompendolo, il flex con il quale stava realizzando la lavorazione. Non contento, avrebbe anche strappato la portiera del furgone, senza ascoltare in alcun modo le ragioni della vittima, che cercava di mostrargli i documenti che dimostravano che fosse autorizzato a procedere con quell’intervento.
Da lì a poco arrivavano sul posto prima gli agenti della Polizia locale e poi i Carabinieri, presso cui la società si riserva di sporgere denuncia. I vigili, esaminate le carte, rassicuravano l’operaio aggredito del fatto che stesse agendo in piena regola, mentre intanto l’aggressore avrebbe continuato ad inveire verbalmente nei suoi confronti anche in presenza delle forze dell’ordine. «Sono stato trattato come un cane - è stato il commento della vittima -, e questo per l’unica colpa di svolgere il lavoro che mi era stato commissionato, senza ledere gli interessi di alcuno».
ABUSIVISMO SPODESTATO Purtroppo, però, proprio da questo grave episodio sembra comprendersi quanto invece qualcuno si sia sentito toccato dopo quella sentenza del Tar, perché non potrà più continuare ad operare del più totale abusivismo come era accaduto fino ad oggi. La Finpuglia è stata autorizzata ad installare i propri impianti, conformi per tipologia di materiale e colori al progetto depositato, con espressa autorizzazione anche a rimuovere eventuali impianti preesistenti che sono comunque di proprietà del Comune di Trani, ancorché installati abusivamente non si sa come, da chi e da quando. E non pare casuale che il motivo dell’aggressione sembri proprio legato al fatto che l’operatore abusivo che ha perso il controllo lamentasse la circostanza per cui l’operaio di Finpuglia stesse tagliando anche i suoi impianti pubblicitari.
La vicenda avrà sicuramente uno strascico sia di carattere penale, sia amministrativo e conferma quanto intorno alle affissioni ruotino interessi tutt’altro che di poco conto, finora rimasti sotto traccia poiché l’abusivismo sembrava andare bene a tutti. Il ricorso al Tar promosso e vinto da Finpuglia ha invece fatto saltare il banco e adesso qualcuno sembra avere reagito in maniera fin troppo scomposta. Peraltro, quello in via Barletta non è l’unico intervento programmato: infatti, la comunicazione trasmessa al Comune di Trani riguarda ben quindici installazioni da nord a sud della città, e tutte caratterizzate da piena regolarità ed ufficialità.