Mercoledì 22 Ottobre 2025 | 23:06

Turista green rinuncia alla vacanza a Trani: non può ricaricare l'auto elettrica

Turista green rinuncia alla vacanza a Trani: non può ricaricare l'auto elettrica

 
Nico Aurora

Reporter:

Nico Aurora

Puglia, ancora poche auto elettriche, ma aumentano le colonnine

Il professionista calabrese: «Mancano le colonnine, quindi non potrò fermarmi. È una vergogna»

Martedì 21 Novembre 2023, 10:42

TRANI - Vorrei visitare Trani nelle prossime settimane e probabilmente lo farò, ma certamente non vi soggiornerò, né andrò a pranzo o a cena in qualche suo ristorante. Il motivo? Mi sento discriminato perché ho l’auto elettrica e a Trani non ci sono colonnine per ricaricarla».

A dolersene è il signor Angelo Chiurco, professionista di Spezzano Albanese, in Calabria, e possessore di due vetture elettriche: una 500, per girare in città; una Tesla per gli spostamenti extraurbani e i viaggi fuori regione, con la quale può percorrere almeno 350 chilometri con una ricarica.

Nelle sue intenzioni a breve termine c’è un viaggio in Puglia, con puntata quasi certa nella provincia di Barletta Andria Trani. La sua base d’appoggio, in ogni caso, sarà Bisceglie o Barletta, perché entrambe si sono già da tempo dotate delle colonnine di ricarica. A Trani invece, che pure da oltre un secolo ha un’azienda ex municipalizzata di distribuzione dell’energia elettrica, le stesse sono assenti.

«Senza di quelle per me diventa impossibile ricaricare la mia macchina elettrica - conferma il signor Chiurco -, e trovo che questa discriminazione nei confronti di noi, possessori di auto elettrica, sia una vergogna soprattutto per questo comune, che ha sempre avuto una propensione per il turismo».

Difficile negare che sia così. Peraltro, i segnali che vanno in controtendenza rispetto ad una vocazione turistica, da sempre troppo genericamente sbandierata, non sono soltanto nell’assenza delle colonnine di ricarica per le auto elettriche.

Infatti, a Trani manca ormai da decenni un servizio taxi e non è stato mai attivato - al di là di una effimera graduatoria a seguito di avviso pubblico di alcuni anni fa - un servizio di noleggio con conducente. Si è persino fatto un passo indietro quando la città si era dotata sperimentalmente di un servizio di noleggio di monopattini messi a disposizione da un operatore del settore: dopo un anno, però, l’azienda li ha ritirati dal territorio comunale poiché la giunta non ha mai espresso un atto di indirizzo per un avviso pubblico di manifestazioni di interesse aperto a più operatori del settore.

Ma i paradossi non finiscono qui. Infatti proprio grazie alla presenza di Amet, che è la secolare azienda dell’energia elettrica ma si occupa anche di trasporto pubblico locale, il Comune di Trani ha recentemente ottenuto un nuovo, importante finanziamento per l’acquisto di tre bus elettrici che rinnoveranno la flotta degli automezzi della sua azienda partecipata, eliminandone tre datati ed inquinanti. Ma quei tre bus saranno ricaricati all’interno della sede aziendale di Amet e, in ogni caso, nelle autorimesse dei mezzi pubblici a fine servizio, non potendo dunque essere contemporaneamente appannaggio della collettività.

Cosa manca, quindi, perché Trani si doti delle ormai sempre più comuni colonnine di ricarica per le auto elettriche? «Dobbiamo emanare un bando - fa sapere il sindaco, Amedeo Bottaro - aperto ad almeno tre operatori del settore. Ma riconosco che, a causa delle tante scadenze imminenti che abbiamo relative al Piano nazionale di ripresa e resilienza, questo ed altri progetti sono scivolati indietro rispetto a priorità che, se non concretizzate, rischiano di farci perdere gli ingenti finanziamenti che abbiamo avuto. Riconosco, però - continua Bottaro -, che si tratta di una mancanza importante per una città come la nostra e, come tale, cercheremo di sanarla quanto prima».

Va anche detto che, proprio a fronte di tante carenze, il Comune di Trani non chiede la tassa di soggiorno a coloro che scelgano le proprie strutture ricettive per soggiornarvi: «Non avrebbe senso - conferma il primo cittadino -, a fronte di tanti servizi che ancora non riusciamo ad erogare. E fra questi ci metto anche i parcheggi sui quali, però, stiamo per dare un primo segnale con l’apertura del cantiere per il completamento dell’autorimessa interrata di piazza XX Settembre (nella quale però, il progetto esecutivo non prevede colonnine di ricarica per le auto elettriche, ndr)».

Il signor Chiurco prende atto dei chiarimenti del primo cittadino e dello scenario complessivo: «Posso comprendere tutte le buone ragioni dell’amministrazione comunale di Trani e dare atto dell’onestà intellettuale del sindaco sull’esclusione della tassa di soggiorno, ma la realtà - osserva - è che ad oggi, come utente di veicolo elettrico, a Trani io non posso recarmi da turista e credo che nella mia situazione si trovino tanti altri come me. Se posso essere d’aiuto, mi permetto anche di suggerire tre operatori assolutamente affidabili da invitare all’indagine di mercato quali Enel X, Be charge e A2A. Sono essi stessi che cercano assiduamente partnership con amministrazioni comunali, per estendere i loro servizi nel Paese con tariffe certamente vantaggiose per gli utenti ed aggi altrettanto interessanti per gli enti che sottoscrivano con loro i relativi contratti di servizio. Sicuramente a Trani arriverò prima io delle colonnine - conclude il turista calabrese -. Sarà un piacere effettuarci una visita al volo ma, dovete scusarmi, non potrò fare altro che quella».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)