BARLETTA - «Un coro unico per storia, arte e architettura anche perché è uno stile decisamente in contrasto con lo spirito francescano visti gli intarsi e la foglia oro che lo abbelliscono. Di questa tipologia di manufatto ne esistono solo due in Puglia: uno qui e l’altro a Lucera».
Così don Francesco Fruscio, parroco della chiesa dedicata a sant'Andrea a Barletta, spiega la bellezza del coro realizzato nel Cinquecento e restituito oggi alla comunità cittadina e diocesana dopo un lungo lavoro di restauro.
«I lavori - spiega il sacerdote - sono stati finanziati da un bando regionale pensato per la ristrutturazione e conservazione dei beni ecclesiastici. Mi sono affidato a un team di professionisti, all’ufficio Beni culturali della diocesi e alla Sovrintendenza».
La struttura lignea «fu commissionata dai frati osservanti che erano presenti a Barletta nella chiesa di sant'Andrea: fu iniziato nel 1559 e finito 40 anni dopo. A finanziarlo fu la famiglia nobiliare Marulli che sovvenzionava la comunità francescana e che fece un lascito di 200 ducati con un atto notarile: cento ducati furono destinati alla celebrazione della messe, gli altri per le opere della chiesa», dice don Francesco evidenziando che furono i frati a volere «un coro con le immagini dei santi francescani e decorazioni con foglia oro che però con il rincorrersi dei secoli si erano oscurate a causa del grasso naturale del legno e dei tarli che ne hanno messo in pericolo la staticità del coro».
Ora i lavori hanno ripulito e riportato «il manufatto alla bellezza dell’epoca e ora tutti potranno ammirarlo», conclude don Francesco.