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Impianti sportivi, adesso si cambia: il Comune di Trani punta sulla custodia lunga

 
Nico Aurora

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Nico Aurora

Impianti sportivi, adesso si cambia: il Comune di Trani punta sulla custodia lunga

Addio mini proroghe, il Consiglio approva gli indirizzi per la redazione dei bandi di gara stadi e palazzetti

Domenica 04 Giugno 2023, 13:07

TRANI - Dieci anni per i due campi di calcio, cinque per le due palestre: tanto durerà la concessione d’uso e gestione dei quattro impianti sportivi tranesi, che «dovrà essere affidata a soggetti che abbiano titolo e prestino adeguate garanzie, tramite l’applicazione di tariffe per l’utilizzo degli stessi».

Lo si legge nel deliberato con cui il consiglio comunale, a maggioranza (19 voti favorevoli e 4 astenuti), ha approvato nei giorni scorsi l’«Affidamento della concessione in uso e gestione degli impianti sportivi comunali», con l’approvazione della relazione sulle modalità di gestione degli stessi.

Così, dopo quasi quattro anni dal primo affidamento delle custodie di stadio, palazzetto e tensiostatico, avvenuto ad agosto 2019, finalmente l’assemblea elettiva, su proposta dell’assessore allo sport, Leo Amoruso, ha approvato gli indirizzi sulla base dei quali il dirigente dell’Area sportiva, Alessandro Attolico, potrà emanare la gara per passare dalle continue mini proroghe delle custodie a gestione pluriennali grazie alle quali si potranno definire con chiarezza gli obblighi del proprietario delle strutture, vale a dire il Comune di Trani, e quelli dei concessionari che si aggiudicheranno le gare.

Gli impianti in questione sono i seguenti: stadio comunale Nicola Lapi e campo di calcio Vincenzo Povia, per i quali la gestione sarà decennale; palazzetto dello sport Tommaso Assi e palestra tensostatica Leonardo Ferrante, dove invece la gestione sarà quinquennale.

Gli impianti sportivi, negli ultimi anni, sono stati gestiti direttamente dal Comune di Trani, il quale ha proceduto a garantire il servizio di custodia, guardiania e pulizia oltre che farsi carico di tutte le spese relative alle utenze e manutenzione ordinaria e straordinaria degli stessi. Tale servizio, attivato come detto nel 2019 e nelle more della gara da emanarsi, è andato avanti con proroghe, l’ultima delle quali scade il 30 giugno 2023.

Il nuovo indirizzo nasce dalla necessità di «valutare e determinare le forme e modalità di gestione degli impianti in ordine ad economicità, convenienza, ricaduta territoriale ed opportunità di attivare, in ossequio ai principi di legge, differenti forme di collaborazione atte a valorizzare l’apporto dell’associazionismo sportivo locale».

In altre parole, in maggiore conformità alla normativa vigente, si vuole attivare una procedura ad evidenza pubblica che garantisca, secondo quanto si legge in delibera: «Il contenimento dei costi di parte corrente e in conto capitale a carico del bilancio comunale; la riconduzione in capo al soggetto concessionario-gestore dell’onere gestionale in ordine al servizio affidato; la possibilità di ottenere una sostanziale valorizzazione degli impianti in concessione, grazie all’autonomia operativa del concessionario e, conseguentemente, alla possibilità per Io stesso di incrementarne ed efficientarne l’utilizzo».

Tutto questo in uno scenario che vede alcuni di questi impianti destinatari di finanziamenti intercettati dall’amministrazione e nello specifico: lo stadio per le future torri faro dell’impianto di illuminazione; il palazzetto con i fondi Pnrr.

Nei programmi dell’amministrazione vi sono anche, allo stadio, il rifacimento del terreno di gioco in sintetico e la riqualificazione dei vecchi spogliatoi e locali al piano terra. Al Povia, invece, il rifacimento dell’impianto di illuminazione e della recinzione, nonché la riqualificazione degli spogliatoi.

Le durate degli affidamenti sono state parametrate «alla necessità di consentire un’adeguata programmazione organizzativa, didattica e sportiva ed alla necessità di ammortizzare eventuali investimenti per l’implementazione edilizia o impiantistica dell’immobile, ovvero per l’acquisto di attrezzature sportive e tecnologiche».

Resta il fatto che «ai fini del mantenimento dell’equilibrio economico della gestione e della fruibilità degli impianti a tariffe eque e sostenibili - si legge in delibera - per la promozione della pratica sportiva a livello amatoriale e dilettantistico, è necessario prevedere un sostegno finanziario a carico del Comune».

L’ammontare di tale sostegno si calcola sottraendo dai costi di gestione annuali gli incassi nello stesos arco di tempo. Nel 2023 fra energia elettrica, gas, acqua, manutenzione ordinaria, pulizia, custodia e guardiania, i costi saranno i seguenti: stadio, 230.000 euro; campo di calcio Povia, 36.500 euro; palazzetto, 92.000 euro; Palaferrante, 39.000. Le entrate previste, sulla base delle tariffe dei servizi pubblici a domanda individuali, sono invece le seguenti: stadio, 100.000 euro; campo Povia, 22.000 euro; palazzetto, 50.000 euro; tensostatico, 22000 euro.

Da qui viene determinato il contributo annuale che il Comune dovrà corrispondere per ciascun impianto: stadio, 130.000 euro; Povia, 13.000 euro; palazzetto, 40.000 euro; Palaferrante, 16.000 euro. Resta a carico del gestore «il rischio complessivo della conduzione degli impianti per gli oneri connessi con l’attuazione del progetto gestionale che sarà esitato dalla procedura di gara».

La delibera chiarisce che «la concessione avverrà in favore di associazioni sportive dilettantistiche prive di rilevanza economica» e raccomanda di «promuovere incontri con esse e tutti gli stakeholder per condividere il percorso di affidamento della gestione degli impianti sportivi».

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