TRINITAPOLI - L’auto dell’ex sindaco di Trinitapoli (Bat), Emanuele Losapio, è stata avvolta dalle fiamme ieri sera in piazza della Legalità, non distante da un murale con i volti dei giudici Falcone e Borsellino. Si ipotizza che il rogo sia doloso. Losapio aveva guidato l’amministrazione comunale di Trinitapoli fino a marzo del 2022 quando il Comune è stato sciolto per condizionamenti della criminalità. «Quello che mi è capitato ieri è un episodio triste e vigliacco. Spero - afferma Losapio - che gli inquirenti riescano presto a far luce. La mia è una vicenda assurda: ho avuto gli stessi problemi di un sindaco in carica, ma senza alcuna tutela. Ho sempre denunciato e continuerò a farlo nel segno della legalità. Ho fiducia nella giustizia. A brevissimo romperò il silenzio e chiarirò diversi aspetti di quanto successo in questi mesi».
Ventola (capogruppo regionale Fdi): solidarieta’ all’amico Emanuele Losapio e alla comunita’
“La mia solidarietà non solo all’ex sindaco di Trinitapoli, Emanuele Losapio, ma a tutta una comunità che da circa un anno è senza la sua Amministrazione per la decisione di sciogliere il Comune per mafia con motivazioni che non abbiamo mai condiviso. Conosco personalmente l’amico Emanuele e l’attentato del quale è stato vittima ieri sera (l’incendio della sua auto) mi addolora. Noi saremo sempre al fianco delle forze dell’ordine e degli inquirenti perché la verità venga subito a galla”.