BARLETTA - Curiosa da sempre. Amante della conoscenza, del sapere. Alla perenne ricerca di spiegazioni e motivazioni. Francesca Cascella, la 31enne barlettana premiata nelle settimane scorse come migliore dottoranda del Dipartimento di Ingegneria dei processi e dei sistemi dell’Università «Otto von Guericke» di Magdeburgo.
Da un anno e mezzo vive a Stevenage, a nord di Londra, con il suo compagno Francesco. Lavora come Scienziata Senior nel campo della cristallizzazione presso la azienda Gsk. Ma prima del Regno Unito c’è stata la Germania e la sua eccellente ricerca culminata nella tesi su «Risoluzione di enantiomeri di composti chirali mediante processi di cristallizzazione: dagli studi fondamentali allo sviluppo di processo».
Un lavoro egregio. Francesca Cascella nel corso di una cerimonia accademica ha ricevuto il premio di miglior dottoranda dal prof. Evangelos Tsotsas, decano della facoltà, dal rettore Jens Strackljan e dall’ex sindaco di Magdeburgo Lutz Trumper.
Un traguardo ambito e difficile. A Francesca piacciono le sfide. Massima dedizione e concentrazione sulla determinazione sperimentale delle proprietà fondamentali delle molecole chirali allo stato solido e sulla progettazione di processi di cristallizzazione per isolare i loro enantiomeri.
Piccole molecole chirali come amminoacidi e zuccheri sono gli elementi costitutivi delle biomolecole dei sistemi viventi. Lo studio della barlettana si è rivelato vittorioso sull’applicabilità dei processi di cristallizzazione per la produzione di enantiomeri puri di composti di rilevanza farmaceutica. Chi la dura la vince. Alla fine i suoi frequenti interrogativi sulla natura dei fenomeni le hanno regalato enormi gioie.
«I perché fanno parte della mia vita, esigo risposte. Eppure la passione per le materie scientifiche, per la matematica, per la fisica, non è mai stata palese – spiega - L’approccio è scattato dopo il liceo classico. Dovendo scegliere il percorso universitario mi sono resa conto che la chimica era una di quelle materie che si avvicinava alla mia indole. Di qui l’iscrizione alla facoltà dell’ateneo barese. Subito coinvolta dal metodo dei docenti, dopo la triennale con una tesi in chimica organica, con entusiasmo ho conseguito la magistrale indirizzando il mio cammino verso la chimica fisica che per me è meravigliosa. Ho scoperto me stessa e un nuovo mondo» ammette Francesca Cascella.
Nessuno in famiglia ha una predilezione particolare per tali discipline.
Papà Gaetano e mamma Angela sorpresi della figlia innamorata della chimica non pongono alcun veto alla sua strada. Luigi è laureato in ingegneria.
Gaetano opera nel settore finanziario. Nulla in comune con i fratelli maggiori. Ma le soddisfazioni che giungono da Francesca sono straordinarie. E la storia prosegue. Nel 2017 la laurea, poi il desiderio di studiare in Europa. «Dovevo farlo, dovevo viaggiare» afferma.
Invia curriculum e una quindicina di applicazioni di dottorato a varie università estere. Sul sito della Unione europea individua un progetto prestigioso: il «Core Marie Curie» ovvero una rete di formazione innovativa sulla risoluzione continua e la deracemizzazione di composti chirali mediante cristallizzazione. Sceglie l’Università di Magdeburgo e raggiunge l’ambito traguardo: ottiene la sua borsa di studio triennale con decorrenza maggio 2017. Entra nel gruppo di ricerca «Physical and Chemical Foundations of Process Engineering» presso l’Istituto “Max Planck” del medesimo ateneo. Nel corso del dottorato ecco il contratto di un anno da ricercatrice e il suo impeccabile prosieguo con il trionfo conseguito con la tesi e con l’intensa attività mirata alla tecnica della cristallizzazione preferenziale.
«La scienza mi chiama» dice Francesca Cascella. Adora Barletta. Tornata nella sua città per le festività natalizie è già ripartita per l’Inghilterra. Nel suo futuro c’è la consapevolezza di poter fare tanto per gli altri. «C’è bisogno di gente appassionata. Sono ancora molti i perché senza risposta».