TRANI - A cavallo del Capodanno il Monastero di Colonna ha rischiato davvero grosso. Ma alla fine, forse proprio a causa della festività, gli è andata davvero di lusso. Infatti, è accaduto che qualcuno avesse forzato il cancello d’ingresso rendendo così accessibile il bene a chiunque. Domenica scorsa qualcuno se n’è accorto e così il cancello, da socchiuso, si è completamente aperto e tanta gente si è fatta una passeggiata all’interno del monastero posto a capo della penisola di Colonna, probabilmente accedendo anche al piano superiore.
In molti devono avere inteso che il monastero fosse regolarmente aperto, anche perché l’amministrazione comunale lo aveva effettivamente reso fruibile al pubblico per una settimana lo scorso settembre, in occasione della mostra di grande successo dei gioielli dell’artista orafo Giovanni Raspini.
In realtà quella era stata programmata come un’apertura straordinaria ed a tempo determinato poiché collocata durante i lavori, tuttora in corso, per la riparazione degli impianti propedeutici alla consegna del bene al concessionario, la leccese Agorasophia Entutainment, aggiudicataria della gara chiusa già molti anni fa.
In ogni caso, terminata la mostra, il monastero era stato richiuso al pubblico proprio per consentire la conclusione dei lavori. Durante le festività i lavori si sono fermati ed è accaduto l’incidente di percorso, di cui peraltro si è avuta notizia attraverso un post rilasciato sul suo profilo social dall’ex consigliere comunale Anna Barresi. Quest’ultima, a sua volta armata di telefonino, ha documentato la sua personale passeggiata all’interno del bene senza che nessuno la fermasse. Proprio tale circostanza ha determinato l’intervento dell’Ufficio tecnico, che a stretto giro ha fatto riparare il cancello forzato permettendo così al monastero di tornare ad essere sicuro perché chiuso.
A questo punto, però, cosa dovrà accadere da adesso per rivederlo a tutti gli effetti aperto? Il sindaco, Amedeo Bottaro, fa sapere che «il prossimo 10 gennaio è in programma un incontro con l’impresa esecutrice dei lavori (la saulle impianti, ndr) per definire il cronoprogramma degli ultimi interventi da compiersi. Confidiamo - comunica il primo cittadino - che l’intervento si concluda entro due settimane da quella data, così da porci nelle condizioni di convocare il concessionario e firmare finalmente la consegna del bene in suo favore: ci piacerebbe che questo avvenga nel più breve tempo possibile, magari già a febbraio».
Prima della mostra e di questa apertura accidentale, il Monastero di Colonna era rimasto chiuso quattro anni, per restauro, ed altri sei per successivi adeguamenti. Si è proceduto soprattutto con continue riparazioni, fra infiltrazioni, cadute di calcinacci e impianti bloccati. I lavori conclusivi, come detto, non sono ancora terminati.
A settembre 2018 Il Comune di Trani aveva previsto di assegnare all’aggiudicatario del bando, per la gestione quinquennale del Monastero di Colonna (dal momento della consegna del bene), 40.000 euro per attività di pulitura, catalogazione e restauro di una parte del materiale archeologico, in deposito presso la Soprintendenza archeologica della Puglia.
Inoltre, un altro atto d’indirizzo della giunta aveva autorizzato il concessionario allo sbigliettamento degli ingressi secondo le tariffe stabilite con l’approvazione dei servizi pubblici a domanda individuale: biglietto intero, 4 euro per persona; ridotto 2 euro, riservato a ragazzi dai 6 ai 18 anni e gruppi di almeno 25 persone; per le scuole 0,50 per studente con l’accompagnamento dei docenti.
Nel frattempo il Monastero di Colonna resta chiuso e senza guardiania, con la speranza che nessuno torni a forzare gli accessi della storica struttura comunale, almeno fino al giorno delle vara e propria riapertura definitiva.