TRANI - Nato in casa perché la famiglia voleva fortemente che nascesse a Trani (dove non si nasce più da quasi 18 anni) e, ancora più tenacemente, che intorno a lui ci fossero tutti, circostanza che in ospedale non si sarebbe potuta realizzare.
Così sabato scorso, alle 18.03, il piccolo Marco Procacci ha visto la luce fra le mura domestiche all’esito di un felice parto in una piscina attrezzata in casa, con l’assistenza di due ostetriche ed altri componenti del nucleo familiare.
Dopo avere avuto l’autorizzazione del ginecologo a procedere con il parto assistito in casa, papà Nicola e mamma Rosangela si sono attrezzati per coronare il lieto evento in cui credevano ciecamente, e addirittura lo avevano preannunciato con un cartello sulla porta, invitando i condomini a non spaventarsi per le urla poiché sarebbero state l’anticamera della nascita di un bambino.
Una comunicazione tanto tenera quanto doverosa in un’epoca in cui, purtroppo, la violenza domestica presenta episodi molto più numerosi rispetto alle nascite.
Marco, che oggi già festeggia il suo onomastico, pesa oltre 3 chilogrammi, sta benissimo così come la mamma e diventa il secondogenito dopo Alessandro, che ha già 5 anni.
Il suo arrivo va a riempire di gioia una famiglia che abita in centro in affitto, con il papà che lavora per un’azienda di distribuzione e la mamma che fa l’insegnante.
Una famiglia tanto normale da non avere nascosto la necessità di un’assistenza economica, al posto dei regali, per quello che rappresenta un vero e proprio investimento: infatti, un parto in casa costa fra i 2.500 e 3.000 euro, un lusso che in pochi oggi possono permettersi.
«Ma il nostro unico desiderio - spiega il papà del bambino – era fare nascere il nostro cucciolo fra le mura di casa, dove ci sentiamo a nostro agio per un momento così intimo e unico. Il parto in casa, in caso di gravidanza fisiologica, è sicuro e la medicina deve essere pronta ad intervenire solo in caso di effettivo bisogno».
Per la cronaca, il travaglio era iniziato dalle 9.30 ed è determinato dopo 8 ore e mezzo con il lieto evento in quella piscina montata nel salone, fra il pianto di gioia della mamma e l’emozione alle stelle di tutti.