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Trani, ladri scatenati: sette auto rubate e vari furti

 
Nico Aurora

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Nico Aurora

Trani, ladri scatenati: sette auto rubate e vari furti

Svaligiata una pescheria in via Superga, «aperta» una cassaforte in un'abitazione

Domenica 17 Aprile 2022, 10:00

TRANI - Se ci fosse un ideale, ma per nulla invidiabile podio degli atti predatori avvenuti l’altra notte a Trani, non si saprebbe cosa posizionare sul gradino più alto perché ciascun episodio appare l’espressione più autentica di un fenomeno sempre più grave e inarrestabile. La cronaca, con i suoi numeri, è davvero spietata: una pescheria svaligiata; la cassaforte di un’abitazione aperta con una fiamma ossidrica; ben sette autovetture rubate, due delle quali di turisti israeliani venuti a Trani per visitare la sinagoga e passare le vacanze.

Vacanze rovinate, invece, insieme con le festività pasquali di tutti gli altri malcapitati e la serenità della vita quotidiana di decine, forse centinaia di cittadini che si sono visti negli ultimi tempi vittime di reati sempre più frequenti e penetranti.

Il furto alla pescheria in via Superga, per mano di due persone con il volto travisato da cappucci e mascherine, è avvenuto prima oscurando le telecamere con degli stracci, poi penetrando dal retro e portando via frutti di mare, gamberi, pasta e vino. Ultimamente i ladri stanno puntando molto sulla merce e a Trani sono stati già rubati prosciutti, panettoni e cioccolate a Natale, uova e colombe a Pasqua, latticini ad un trasportatore. Interessano sempre meno i soldi e sempre più i beni di consumo da rivendere sul mercato nero, come nel caso degli orologi e preziosi asportati, sempre l’altra notte, dalla cassaforte di un docente universitario.

Il professore si era allontanato da casa per non mancare l’appuntamento con la sua squadra del cuore, il Milan, di cui era andato a vedere la sfida contro il Genoa in un locale: al ritorno la scoperta della cassaforte forzata con la fiamma ossidrica, dopo che i ladri erano tranquillamente entrati in casa aprendo la porta blindata come se fosse un gioco da ragazzi. «Tornare a casa e trovarla svaligiata, con tanto di uso di fiamme ossidrica, fa veramente rabbia», si limita commentare l’insegnante, ancora incredulo.

Commerciante e docente si sono così recati ieri dai Carabinieri e hanno dovuto persino fare la coda perché davanti a loro c’erano ben cinque possessori di autovetture rubate in varie zone della città, tutti lì a denunciare il loro furto. Da lì a poco la notizia per cui si rendeva necessario aggiornare a sette il numero dei furti quanto meno conosciuti: le vetture noleggiate dei turisti israeliani.

Più di uno, dal procuratore Renato Nitti ai sindacati di polizia, passando per i parlamentari del territorio, chiedono più personale per le forze dell’ordine, perché Questura e Comandi provinciali non potrebbero pienamente funzionare come contenitori senza adeguati contenuti. Ma non è tutto. Per completare lo scenario dell’altra notte è da segnalare anche lo sconcerto con cui il responsabile della comunità dei padri Barnabiti, padre Enrico Moscetta, ha commentato quella che non ha esitato a definire «discoteca a cielo aperto» in piazza Tiepolo, davanti alla chiesa della Madonna del Carmine ed al portone di ingresso della stessa comunità, di cui l’edificio religioso è rettoria.

Musica a palla, schiamazzi di centinaia di persone, auto e moto ovunque. Uno spettacolo poco decoroso di fatto sul sagrato di una chiesa e addirittura nella notte del venerdì Santo, facendo cadere così ogni tipo di ultimo baluardo di rispetto al cospetto della morte di Gesù.

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