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Il senatore Quarto: «Scommegna candidato a Barletta è una forzatura nel Pd»

 
Michele De Feudis

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Michele De Feudis

Il senatore Quarto: «Scommegna candidato a Barletta è una forzatura nel Pd»

Il municipio di Barletta

Il deputato dei Cinque Stelle: «Questa manovra non rispecchia la linea nazionale sulle intese col centrosinistra»

Mercoledì 23 Marzo 2022, 16:17

Se il Pd rinnova aperture al dialogo, gli alleati naturali del «campo largo progressista» replicano irrigiditi dopo l’accelerazione con cui i dem, e il presidente Michele Emiliano, hanno lanciato la candidatura dell’ex dirigente comunale Santa Scommegna. Le ritrosie del M5S in merito alla presa di posizione dei democratici sono espresse dal parlamentare di Barletta, Ruggiero Quarto.
Senatore Quarto, a che punto è la costruzione di una alleanza larga di centrosinistra a Barletta?
«Le interlocuzioni con la gran parte delle forze progressiste di centrosinistra, tra cui Sinistra Italiana, Costituente democratica, Articolo 1, Italia in Comune, che rifiutano campi larghi indefiniti e liste autoreferenziali, apparentemente civiche, proseguono a ritmo serrato».
Il Pd e Emiliano hanno accelerato sulla proposta di Scommegna sindaco. Sarebbe stato opportuno attendere l’esito delle trattative con gli alleati?
«Più che accelerazione è stato un atto di forza e di chiusura politica, assolutamente non in linea con il nuovo corso nazionale delle alleanze di centrosinistra che includono il Movimento 5 Stelle».
Cosa non vi ha convinto?
«Bisognava, nell'ottica di un rispettoso percorso comune, rispondere innanzitutto alla nostra proposta, condivisa anche da Si, di ripartire dalle forze di opposizione di centrosinistra della precedente amministrazione, e successivamente iniziare a discutere di programmi elettorali e candidato sindaco».
I dem invece…
«Il Pd locale ha preferito continuare un percorso con chi era stato parte integrante e corresponsabile del precedente fallimento politico-amministrativo cittadino e di giungere perfino ad una proposta finale, con la presunzione che potesse essere accettata "a posteriori».
Sponsor della Scommegna è il consigliere regionale Pd Filippo Caracciolo, con le sue liste civiche che avevano appoggiato Cannito (ora con la destra). Questa vicinanza è un ostacolo per la vostra adesione al progetto?
«Torno a ripetere che la condizione iniziale chiesta al Pd e condivisa anche da SI, per sederci ad un tavolo realmente rappresentativo del centrosinistra era proprio quella di evitare le liste e coloro che, oltre ad aver co-amministrato male la città, provenivano da forze non progressiste».
Nei giorni scorsi alcuni ambienti dem ipotizzavano anche una sua candidatura a sindaco. Ci ha pensato? E’ una ipotesi in piedi come extrema ratio per riunire la coalizione?
«Trovo corretto portare a compimento, nel pieno del mio impegno, il mandato parlamentare in un momento drammatico per la Nazione. Poi, ritengo che il candidato sindaco debba essere una figura terza in grado di rappresentare tutta la coalizione e attrarre una larga fetta di elettorato».
Che aspettative a Barletta può avere la lista del M5s, primo partito alle ultime politiche? Obiettivo 10%?
«I nostri consiglieri comunali uscenti hanno fatto un ottimo lavoro dai banchi dell'opposizione e mi auguro che l'intera lista venga perciò premiata. Con una proposta di governo al servizio, come nostro stile, delle istanze della Città, contiamo di poter ottenere un buon risultato».

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