BARLETTA - Mimmo, 55 anni, di Barletta e una passione sconfinata per gli azzurri di calcio. Lui, i biglietti per la partita della Nazionale a Monaco di Baviera se li era assicurati nel 2019 e, dopo la cancellazione, li ha riottenuti in fase di prelazione: da Bari a Verona in aereo, poi con un’auto a noleggio è arrivato a Monaco con i due figli, una nipote e quattro amici.
Da Torino a Monaco - «Per la Nazionale questo e altro», ha sorriso il pugliese, ricordando la sua prima volta al seguito dell’Italia, la vittoria del 1980 con l'Inghilterra a Torino: «Mamma quel gol di Tardelli...». «A giugno ci siamo visti le tre partite a Roma, e c'erano anche i nonni», ha raccontato, con indosso una t-shirt nera con la scritta «Nazionalista” e al collo un tricolore. Molti belgi si sono fatti una foto ricordo con questa famiglia, e scene simili si sono viste per l’intera giornata.
Tamponi e tifo - Anche davanti all’Allianz Arena, dove sin dalle 10 i tifosi si sono messi in fila in uno dei laboratori per i test Covid rapidi allestiti a Monaco: obbligatorio, per entrare, un risultato negativo non più vecchio di 24 ore, il Green Pass o il certificato di guarigione. Poi tutti a tifare in uno stadio che, dal calore del pubblico, non sembrava pieno solo per un quinto.