Trani - Trani, 30 giugno 2021, ore 11.15, eguagliato il record di massima presenza di veicoli intrappolati tra le sbarre chiuse del passaggio a livello; tre, di cui un autocarro. Ad immortalarli un cittadino, fra i tanti rimasti diligentemente al di qua delle sbarre chiuse senza correre il rischio di mettere a repentaglio la propria incolumità.
Non lo hanno fatto, invece, gli automobilisti che si sono ritrovati bloccati nella sede ferroviaria: hanno tentato di passare velocemente mentre le sbarre erano in discesa, ma non hanno fatto in tempo e così hanno dovuto arrestare i propri mezzi a breve distanza dalle barriere e attendere l’arrivo dei treni in transito. L’automobilista più vicino a via Sant’Annibale Maria di Francia è uscito da veicolo e si è posizionato, almeno lui, al di qua della barriere tenendo a quel punto alla sua pelle.
Non sarebbe successo nulla in ogni caso, poiché la presenza di corpi estranei così grossi nella sede ferroviaria viene rilevata dai dispositivi di Rfi e determina l’attivazione di una procedura di sicurezza nella circolazione dei convogli.
Più nel dettaglio, il passaggio a livello è protetto da un sistema di rilevamento degli ostacoli, denominato “Pai Pl”. Il suo funzionamento consiste nel segnalare le interferenze e porre immediatamente i treni, su entrambi i sensi di marcia, in frenatura. Dunque, nessun convoglio avrebbe eventualmente travolto quelle vetture.
Di certo il comportamento irresponsabile di questi automobilisti, che grazie all’apporto delle immagini delle telecamere di Rfi saranno tutti multati per violazione al Codice della strada, è ancora più censurabile dei decenni che continuano a trascorrere nell’attesa della soppressione di quel passaggio a livello, l’ultimo rimasto in città, e realizzazione del sottovia sostitutivo.
Infatti, al netto delle rassicurazioni tecniche, l’utilizzo sconsiderato del passaggio a livello da parte degli automobilisti ha rischiato di determinare conseguenze davvero gravi per la circolazione automobilistica e ferroviaria, nonché per le rispettive utenze.
E poco conta che ancora non si sia trovata una soluzione alla soppressione del passaggio a livello, che in questo caso diventa un fin troppo facile alibi: fino a quando il passaggio a livello c’è, le regole sono quelle e vanno rispettate: prima dell’abbassamento delle barriere si accende un semaforo rosso e, successivamente si diffonde anche un segnale sonoro.
Tanti, troppi automobilisti ignorano sia il primo, sia il secondo avvertimento, e poi le conseguenze sono quelle che la foto documenta. Il sottovia che prenderà il posto del passaggio a livello ricalca in gran parte il progetto di partenza del 1996, ma rispetto a quello è meno largo e permetterà il transito di un solo senso di marcia veicolare e la fruizione dei pedoni: questi ultimi potranno sbucare dal tunnel molto prima dei veicoli, pressoché in asse con la stessa via De Robertis.
Secondo l’accordo con il Comune di Trani, Rfi si occuperà dei lavori relativi alla soppressione del passaggio a livello s, con la realizzazione del sottovia carrabile e pedonale nell’area sottostante il passaggio a livello, compresi i lavori di spostamento dei sottoservizi. Il Comune corrisponderà a Rfi un contributo di 380mila euro per la realizzazione delle opere.
Il sottovia avrà un’altezza di 3,20 metri e sarà dotato di una piattaforma stradale (4,50 metri di larghezza) e di un marciapiede di almeno 1,50 metri.