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Nella bat
Redazione online
11 Marzo 2021
Un truffatore seriale di 20 anni, andriese, è stato denunciato a Canosa (Bt) dalla polizia dopo che negli ultimi due anni era riuscito a raggirare diverse persone, in particolare uomini e donne del clero. Era già gravato da un misura cautelare emessa dal Tribunale di Genova a seguito di un raggiro consumato in danno di alcune suore di un convento, ed è stato denunciato per truffa aggravata e sostituzione di persona.
La tecnica utilizzata era particolarmente collaudata: dopo aver fatto alcune ricerche su internet, raccogliendo informazioni su conventi, chiese e parrocchie da colpire, acquisiva dettagliate informazioni sui prelati e li contattava telefonicamente, spacciandosi per un prete. Dopo aver conquistato la loro fiducia, partivano le richieste di denaro, giustificate da finti scopi nobili e caritatevoli. In altre circostanze si presentava come ragazzo in difficoltà, in cerca di lavoro, a cui serviva aiuto economico.
I soldi ottenuti tramite il raggiro venivano quasi sempre consegnati mediante un accredito sulla carta di credito del ragazzo che, immediatamente, prelevava le somme. Sequestrati i suoi telefoni cellulari, la Postepay utilizzata per ricevere gli accrediti di denaro ed una parte del bottino.
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