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Nella Bat
Paolo Pinnelli
15 Gennaio 2021
La curva dei contagi nella sesta Provincia pugliese continua ad essere molto alta. I numeri, anche oggi a tre cifre, parlano di 128 nuovi positivi nella provincia BAT, dove si è registrato anche un altro decesso. I positivi dall’inizio della pandemia hanno superato di gran lunga quota 12mila e il numero è destinato a crescere, anche perchè proprio ieri è stato scoperto un focolaio in una residenza sociosanitaria, l’«Oasi mons. Francesco Minerva» di Canosa.
La scoperta è avvenuta quando una degli ospiti della struttura, una ultranovantenne, ha evidenziato un importante stato febbrile. Pochi giorni fa, esattamente nei giorni dell’Epifania, nella struttura era stata somministrata a tutti gli ospiti e agli operatori sanitari - continuamente sottoposti a tampone - la prima dose del vaccino antiCovid 19 e sarebbe stata iniettata la seconda dose non più tardi della fine del mese.
La febbre della ultranovantenne ha fatto però subito scattare l’allarme: immediato il tampone alla donna e la scoperta della sua positività. Come da protocollo, anche tutti gli ospiti sono stati nuovamente sottoposti a tampone e da qui man mano sono venuti fuori un altro caso di positività con sintomi, e altri ospiti asintomatici (in tutto sarebbero una decina). Due ospiti, tra cui la ultranovantenne, sono stati trasferiti - su indicazione della Asl Bt - al Covid Hospital di Bisceglie per tenere sotto stretto controllo i due fragili pazienti. Gli altri ospiti risultati positivi, ma asintomatici, ieri, nel corso della giornata, sono stati man mano trasferiti all’ospedale «mons. Dimiccoli» di Barletta, accolti in una parte del nosocomio dedicato a pazienti covid asintomatici ma non autosufficienti.
In ogni caso, nella Rsa sono al momento presenti solo gli ospiti risultati negativi e - come detto - tutti già vaccinati.
Mons Felice Bacco, che dirige la struttura assistenziale, assicura che la situazione è sotto strettissimo controllo, anche perchè i tamponi agli ospiti venivano effettuati periodicamente. Come sia stato possibile che il virus abbia colpito la ultranovantenne e poi qualche altro ospite è abbastanza inspiegabile viste le rigide misure di controllo che non consentivano visite dei parenti. Nella prima ondata di contagi la rsa «Oasi Minerva» era uscita indenne dai contagi che invece avevano colpito un’altra residenza canosina (ora tornata in attività). Come aveva sottolineato lo stesso mons. Bacco (anche a giugno, in una messa in cattedrale, dedicata alle vittime e agli ammalati di Covid) nella diffusione c’è anche un fattore di casualità perchè un virus così subdolo - avrebbe potuto trovare - come accaduto - anche una via inusuale e impensabile per insinuarsi in qualsiasi momento, anche in strutture apparentemente impenetrabili perchè dotati di controlli stretti e incessanti.
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