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Barletta, ecco Pinuccio, il pizzaiolo doc che adora tutti i disabili

 
giuseppe dimiccoli

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giuseppe dimiccoli

Barletta, Pinuccio il pizzaiolo doc che adora tutti i disabili

Napoletano, 42enne, racconta il suo speciale rapporto con un piatto unico come la pizza

Sabato 01 Agosto 2020, 11:02

BARLETTA - L’ingrediente che non manca mai è la solidarietà e la cortesia.

È necessario partire da questo valore aggiunto per conoscere Pinuccio Errico di professione «pizzaiolo napoletano».

Napoletano doc ma pugliese di adozione trasmette simpatia ma sopratutto un grande esempio di attenzione nei confronti dei diversamente abili.

Questo 42enne, figlio d’arte, impasta la pizza sin dall’età di 13 anni instradato sapientemente dalla guida di papà Nicola. «La mia ombra è mia figlia Eliana, affetta da una malattia rara», fa sapere mentre è intento ad impastare una pizza nel suo locale di via Municipio con uno sguardo alla sua principessa e uno al forno a legna. «Mi riempie di gioia vedere famiglie con i loro figli speciali - ha proseguito -. Quando sono da me sono sempre contento di far gustare una pizza speciale come loro. Con la mia compagna Lucia, ci dedichiamo con grande attenzione a questo mondo molto particolare come quello della disabilità».

Pinuccio, forte della spontaneità tipicamente napoletana, quando parla dell’arte di «fare la pizza» gli brillano gli occhi. «Noi napoletani abbiamo un rapporto molto forte con la pizza». Una forma d’arte raffinata che dimostra quanto e come attraverso l’utilizzo di ingredienti semplici si possa gustare un piatto meraviglioso catalogato «patrimonio dell’umanità» dall’Unesco.
Poi, roteando il caleidoscopio dei ricordi, afferma: «Realizzare una pizza è un impegno che onoro sempre perchè chi la mangia deve gustare questo alimento. Adoro le pizze classiche ma non disdegno anche quelle più elaborate. È chiaro che il forno a legna è un punto di forza che conferisce alla pizza un gusto unico. La Puglia mi ha adottato avendo lavorato prima a Bisceglie e ora a Barletta. Sono grato a voi pugliesi. È speciale il connubio tra gusto pugliese e campano».

Prima di concludere, però, aggiunge: «Mi piace ricordare un momento molto particolare della mia vita di pizzaiolo allorquando ho potuto stringere la mano al Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro. Un gran signore».

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