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AMBIENTE
Redazione online
25 Giugno 2020
L'incendio del 29 dicembre 2019 presso la Dalena Ecologia, nella zona Callano
BARLETTA - Incendio del 29 dicembre scorso alla Dalena Ecologia: sei mesi dopo, sono stati resi noti ieri mattina, in una conferenza di servizi i nuovi dati relativi ai campionamenti compiuti sia nell’area di ricaduta degli inquinanti sia all’esterno della stessa. L’azienda che andò in fiamme (per quali cause ancora non si sa), si occupa della lavorazione dei rifiuti. I campionamenti effettuati da Arpa Puglia furono resi noti il 9 gennaio scorso, ieri sono stati presentati quelli emersi dai campionamenti affidati dal comune di Barletta alla ditta Ambiente Spa, i risultati dei campionamenti affidati dal Comitato Aria Pulita ed eseguiti da Agrolab e gli esiti conclusivi di Arpa Puglia. Il responsabile di Ambiente Spa, geologo Davide Bonora, ha illustrato i campionamenti effettuati, il 9 aprile scorso, su 9 punti (strada provinciale 168; via dell’Euro; complanare Ovest; via Trani; via Vittorio Veneto; via Andria su più punti; via Dante Alighieri; via Giacomo Frank; via Barberini) e andando ben oltre l’area di ricaduta degli inquinanti individuata e delimitata all’indomani dell’incendio.
«Fra i parametri principali presi in considerazione - sottolinea una nota del Comune - la presenza di metalli, benzeni e diossine. È stato riscontrato un lieve superamento dei limiti di legge per benzopirene, berilio e altri idrocarburi policiclici aromatici (IPA) circa dello 0,1%». «Si tratta - hanno detto Bonora e i responsabili di Arpa Puglia presenti, il direttore scientifico Vincenzo Campanaro e il direttore del dipartimento Arpa della Bat Giuseppe Gravina - di lievi superamenti che rientrano nel range di incertezza della misura, che deve essere presa in considerazione per ogni dato».
Di nuovo il Comune: «Per quanto riguarda le diossine non sono stati rilevati superamenti dei valori limite di riferimento. Di contro, sono stati riscontrati superamenti per il parametro “Berillio”che, per quanto risultante da altre attività di caratterizzazione dei terreni anche al di fuori del territorio di Barletta, si ritiene non siano attribuibili all’incendio bensì dovuti a valori di fondo naturali». «È invece preoccupante - prosegue la valutazione di Palazzo di Città - la presenza di PCB, Policlorobifenili, e diossine emersa però dai rilievi compiuti da Arpa Puglia in un’area sopravento rispetto all’incendio, a ridosso della ex Cartiera, per la quale la Provincia, hanno riferito da Arpa, intende acquisire maggiori elementi, a cominciare dalla proprietà dei terreni, per compiere approfondimenti e indagini. Riscontro positivo hanno avuto anche i prelievi e gli esami compiuti per conto del Comitato Operazione Aria Pulita da Agrolab, su due terreni fra Andria e Barletta, dai quali non sono emersi superamenti dei limiti di legge. «Siamo molto rincuorati per gli esiti di questi ultimi campionamenti – hanno detto il sindaco Cosimo Cannito e l’assessore all’Ambiente Ruggiero Passero – mentre ci mette in apprensione quanto emerso nella zona dell’ex cartiera e per questo, ancora una volta, vogliamo ringraziare Arpa per l’importanza del lavoro che svolge e ribadire che per noi e per l’Amministrazione rappresenta un riferimento scientifico e istituzionale fondamentale».
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