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La protesta
Giuseppe Dimiccoli
24 Maggio 2020
BARLETTA - «Pensavo di essere su “Scherzi a parte” poi ho capito che si trattava di una protesta. In ogni caso credo che si sarebbe dovuta trovare una soluzione». Così al vostro cronista la signora Maria ieri mattina in via Achille Bruni.
Da poco aveva lasciato l’area mercatale deserta di Largo Ariosto e si accingeva ad entrare in via Rossini dove si teneva regolarmente il mercato alimentare con tanto di controlli all’entrata. Dall’altra parte tutti gli ambulanti con le braccia incrociate in segno di protesta per «le regole fissate dal comune di Barletta» con polizia e vigili urbani a controllare che tutto si svolgesse in maniera civile.
IL SINDACO CANNITO - «Nonostante tutta una serie di riunioni organizzative compiendo tanti sforzi sempre nel rispetto della legge trovo assolutamente ingiusto che si sia consumata la protesta che ha visto non realizzarsi il mercato in largo Ariosto. Quello alimentare ortofrutticolo è andato bene. Le nostre proposte sono equilibrate anche alla luce della situazione e della stringente normativa in merito alla emergenza in corso finalizzate al raggiungimento distanziamento sociale indispensabile per evitare il contagio. Le associazioni di categoria più rappresentative hanno sottoscritto il verbale di intesa del piano di sicurezza elaborato dall'ingegner Mario Dicandia. Mi auguro che non ci siano stati condizionamenti che hanno bloccato la giornata di lavoro. Un peccato per tutti averla persa. In ogni caso noi continuiamo a lavorare per il bene di tutti e sono dispiaciuto per quanto accaduto e disponibile ad un confronto finalizzato alla risoluzione di ogni problema che non contrati le norme di prevenzione di diffusione del coronavirus. Il nostro intento è quello favorire il lavoro delle attività commerciali.
GLI AMBULANTI - «La sciagurata scelta del quindicinale non passa. Un gravissimo danno per i trecento concessionari di posteggio, privati di diritti acquisiti e maltrattati è una scelta avventata ed assolutamente evitabile. Mi è venuto un colpo al cuore quando il Sindaco di Barletta Cannito ha riferito che il mercato non avrebbe potuto svolgersi unitariamente. Sono rimasto ancor più esterrefatto quando ho notato che evidentemente l’intero entourage che ha ruotato attorno a questa sciagurata scelta, a cominciare dalle Associazioni di Categoria maggiormente rappresentative sulla carta, non aveva affatto tenuto conto delle previsioni di cui alle vigenti ordinanze della Regione Puglia», ha dichiarato Savino Montaruli.
ITALIA IN COMUNE - «A fronte delle polemiche e delle giuste proteste degli ambulanti sull' alternanza di partecipazione al mercato settimanale, Italia in comune sostiene la battaglia a favore dei lavoratori, che rifiutano categoricamente la discriminazione che crea questa proposta. Dopo un fermo durato più di 2 mesi a causa del lockdown, l’alternanza degli ambulanti creerebbe ulteriori danni economici alla categoria, e non eliminerebbero assembramenti tali da non garantire alcuna sicurezza di contagio al Covid 19. L'invito che faccio all'amministrazione, è di cercare ulteriori spazi dove poter allocare gli stalli per tutti gli ambulanti, nessuno escluso, ed eventualmente, proporre agli stessi, spazi alternativi contigui e non l'attuale area mercatale», ha dichiarato Grazia Desario, presidente Provinciale Bat di Italia In comune.
A sabato prossimo la prossima puntata. Speriamo non di «Scherzi a parte».
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