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SAGGISTICA
Manlio Triggiani
24 Aprile 2020
Oronzo Cilli
Il miglior libro di saggistica pubblicato nel 2019 su J.R.R. Tolkien è stato scritto da un pugliese, Oronzo Cilli di Barletta. A lui è stato assegnato il «Tolkien society awards 2020», il premio annuale che la società di studi londinese mette annualmente in palio per il miglior saggio, articolo, disegno su Tolkien e sulle tematiche sviluppate dallo scrittore e docente oxoniense. La Tolkien Society inglese è la più importante realtà associativa che ha lo scopo di promuovere vita e opere dell’autore del Signore degli anelli. Il libro di Cilli, Tolkien’s Library. An Annotated Checklist (Luna Press, Edimburgo, pagg. 466, 40 £) è stato proclamato vincitore alla fine dell’assemblea annuale della società presieduta da Shaun Gunner e la cui vicepresidente onoraria è la figlia di Tolkien, Priscilla.
Si tratta di un premio prestigioso che riconosce l’eccellenza negli studi tolkieniani. Premio importante se si pensa al livello accademico degli studiosi che hanno partecipato a questa edizione, soprattutto inglesi e statunitensi. La terna di libri analizzata dai membri della Tolkien Society si componeva, oltre a quello di Cilli, di Tolkien’s Lost Chaucer, scritto da John M. Bowers, docente d’Inglese all’University of Nevada di Las Vegas, e Something Has Gone Crack: New Perspectives on J. R. R.Tolkien in the Great War, una raccolta di saggi curata dalle scrittrici Usa Janet Brennan e Annika Röttinger.
Cilli è il primo italiano a essere inserito nella terna e a vincere il premio, confermando la qualità dei suoi studi e l’apprezzamento che riceve nel mondo della cultura tolkieniana. Il suo Tolkien’s Library, illustrato dall’artista inglese Jay Johnstone, è stato pubblicato da una casa editrice scozzese, Luna Press, peraltro guidata da un’italiana da anni a Dublino, Francesca Barbini. A scriverne la prefazione, il massimo studioso di Tolkien, Tom Shippey, già docente di Anglosassone all’Università di Oxford e Letteratura medievale inglese a quella di Leeds, che del lavoro di Cilli ha scritto: «Lo studio getta molte nuove intuizioni sul pensiero di Tolkien, sulla sua esperienza di vita e sul modo in cui questa si è espressa nella sua narrativa. La migliore guida per la mente di un autore è attraverso i suoi libri, e nel lavoro di Oronzo abbiamo ora la migliore e più preziosa guida ai libri di Tolkien. È un lavoro di studioso devoto, duraturo e soprattutto ispiratore, ma non, come Oronzo sa, conclusivo. Si unisce a quel gruppo molto selezionato di opere, il più utile di tutti: un libro che dovremmo tenere, aggiornare e scrivere note al margine, per il resto delle nostre vite».
Cilli, che ha scritto il libro direttamente in inglese nell’arco di più di cinque anni, ha rintracciato i titoli della biblioteca di Tolkien e ha compiuto un’analisi dei volumi contenuti nelle sue librerie di casa e dell’Università, e descrive anche dove, come e quando lo scrittore li ha usati, nei lavori accademici o nei romanzi. In Italia Oronzo Cilli ha pubblicato Tolkien e l’Italia (Il Cerchio ed.), una ricostruzione del rapporto tra Tolkien, che amava il Belpaese e conosceva bene la lingua italiana, con l’introduzione di Gianfranco de Turris e la prefazione di Christina Scull e Wayne Hammond, biografi di Tolkien.
In Italia la più antica e autorevole società di studi, collegata con la Tolkien society, è la Società Tolkieniana Italiana, presieduta da Domenico Dimichino, che promuove studi, convegni, pubblica libri e riviste.
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