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Giuseppe Dimiccoli
01 Aprile 2020
«Sono Martina Cafagna, attualmente, cantante della Costa Smeralda nonché la nuova ammiraglia della compagnia Costa Crociere. Da domenica 15 marzo, la nave è attraccata nel porto di Marsiglia in Francia e da quella data siamo ancora fermi qui e attendiamo novità riguardo al nostro ritorno a casa, nel mio caso a Barletta. La mia amata Barletta». È dolce la voce di Martina quando racconta alla Gazzetta la sua «nuova dimensione di vita».
E poi: «Tutto questo per questa vicenda assurda e surreale che il mondo sta vivendo per via di questo famigerato coronavirus che fortunatamente non è presente sulla nave in cui mi trovo».
Martina precisa: «Siamo in quarantena da giorni e al momento non ci sono contagi, è presente solo l’equipaggio a bordo e ogni singola persona è all’interno della sua cabina. La compagnia non ci ha mai abbandonati, si sta prendendo cura del suo equipaggio e non ci fa mancare nulla tra cibo, bevande, asciugamani puliti e controlli medici giornalieri, sembra banale ma in situazioni come queste non è semplice per nessuno avere la responsabilità di più di mille dipendenti a bordo».
«La giornata per me comincia molto presto in quanto ammetto di non riuscire a dormire granché dato che passo la giornata in una stanza che per quanto confortevole possa essere, rimane uno spazio vitale davvero ristretto, ma nel mio piccolo cerco di portare avanti i miei lavori quotidiani ad esempio esercizi fisici aiutandomi con dei video su YouTube, guardo film e serie tv - ha raccontato Martina - . Mi aiuto ascoltando e cantando le canzoni mie preferite, musica pop italiana, uno sfogo per me e mi aiutano ad alleggerire tensioni, paure e mancanze. Non posso avere contatti con i miei colleghi, l’unico modo per poter parlare con il vicino è affacciarsi al balcone».
Roteando il caleidoscopio dei ricordi aggiunge: «Ripenso a quando ho deciso di accettare l’opportunità di girare il mondo a bordo di una nave come cantante, un sogno per me perché mi dava la possibilità di andare oltre i confini della mia amata Puglia che ho girato in lungo e in largo, con i miei progetti musicali (Tributo a Laura Pausini e DisCover Trio) tra Pub, Discoteche e piazze sempre come cantante. È dall’età di 4 anni che canto e ricordo nitidamente la mia prima vera serata da cantante il giorno dopo il mio 14esimo compleanno ad Andria».
La conclusione: «Mai avrei pensato di poter vivere una situazione così, come tutti infondo, mi manca la mia famiglia. Tutto . Ho il cuore spezzato in quanto un sogno mi sembra si sia trasformato in un incubo, ma un incubo mondiale e non solo mio. Cerco di tenermi in contatto quotidianamente con tutta la mia famiglia, i miei amici, il mio ragazzo, i miei colleghi. Fortunatamente esistono questi social e le videochiamte. La mia mamma ogni giorno mii mostra cosa cucina e mi tiene compagnia. Mando a tutti un saluto affettuoso attraverso la Gazzetta».
Insomma una storia di quelle che fino a poco tempo fa sarebbe stata inimmaginabile. Ma qualcuno potrebbe far sapere quando tornerà a casa?
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