Trani, la discarica si trasforma in impianto
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Nico Aurora
28 Novembre 2019
TRANI - «Questa operazione mina fortemente questa maggioranza ed il futuro centrosinistra, che dovrebbe fare una seria riflessione su chi dovrà rappresentarlo alle prossime elezioni». Così Francesca Zitoli, consigliere comunale di maggioranza, l’altra sera in consiglio comunale, sulla possibile operazione Sia-Amiu, per la raccolta e smaltimento di rifiuti, da parte della società di Trani al posto della fallita omologa di Cerignola, in alcuni comuni del foggiano.
E così la ricandidatura di Bottaro, che pareva più che blindata addirittura rinunciando alle primarie, ora appare in discussione poiché almeno una parte della maggioranza non ha gradito che la questione sia stata trattata nelle «segrete stanze», senza consultare la parte politica.
«Fra 2015 e 2016 - ricorda Zitoli - fu intrapresa la strada della ricapitalizzazione di Amiu, ed oggi mi sfugge come si concilino quegli obiettivi con la scelta, che mi sembra unicamente del sindaco, di inglobare l’azienda di Cerignola con ricadute quanto meno rischiose sul bilancio dell’azienda e del Comune».
Da lì un vero e proprio fuoco di fila. «Quello che sta accadendo è molto grave - giudica Raimondo Lima, di Fdi -: può Amiu espletare un servizio fuori Trani? Qual è il vero obiettivo di questa operazione? Per caso fa gola l’impiantistica di Cerignola?».
Vito Branà (M5s) non si spiega «come una società ancora in forte difficoltà come Amiu possa imbarcarsi in questa avventura. E fa specie che persino la maggioranza non ne sappia nulla, mentre però i tempi sono brevi e si dovrebbe partire già dal 1mo gennaio».
Per Maria Grazia Cinquepalmi (Trani a capo) «è una decisione presa dal sindaco e dall’Au di Amiu in barba allo statuto di Amiu, e senza confronto alcuno con le parti. Forse questa operazione può dare benifici nell’immediato, ma a lunga scadenza rischia di incidere pesantemente». Anna Barresi (Italia in comune) parla di «uomo solo al comando, artefice di un salto nel buio che peserà sul futuro della città e dei nostri figl», mentre l’indipendente Emanuele Tomasicchio tuona: «La maggioranza si è sempre fatta infinocchiare dal sindaco e oggi non può venire qui a stracciarsi le vesti».
Per Pasquale De Toma (Forza Italia), «Il solo fatto di essersi affacciati su Cerignola è molto grave, perché nel frattempo siamo il fanalino di coda della differenziata nella Bat. Facciamo un consiglio monotematico urgente sia su questa materia, sia sulle altre partecipate, chiamando i management di ciascuna azienda».
Per l’ex candidato sindaco, Antonio Florio, «Se la circostanza fosse vera, sarebbe un fatto grave perché il consiglio comunale non ne è stato informato. Se, invece, non fosse vera, sarebbe stato il caso di smentirla subito, ma non è stato fatto».
Sul fronte della maggioranza Carlo Laurora osserva che «l’articolo 1 dello statuto di Amiu dispone che la società può operare al di fuori dei confini cittadini, mentre l’articolo 19 prevede il diritto d’impugnazione da parte del consiglio comunale. Comprendo le preoccupazioni, ma dobbiamo evitare gli allarmismi: non mi risulta che la delibera si sia approvata e, qualora ciò fosse avvenuto, ci sono gli strumenti per intervenire».
E, per Beppe Corrado, «stiamo parlando di qualcosa che non esiste, perché non può bastare una comunicazione dell’Ager per attivare un servizio di raccolta e smaltimento rifiuti nel foggiano. I problemi di Cerignola rimangono problemi di Cerignola: fa piacere che Ager abbia chiamato Trani, ma finisce lì».
Francesco Laurora, dei Verdi, fa sapere che, fino a quando non avrò letto gli atti, non esprimerò alcuna valutazione sul punto», mentre Michele Lops (Più Trani) ironizza: «Oggi emerge l’interesse dell’opposizione su Amiu ma, se fosse stato per parte dell’opposizione, oggi Amiu sarebbe già fallita».
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