Ufficialmente coltivava cannabis sativa, una «variante» utilizzata per uso tessile o per la produzione di carta in cui è presente una quantità di stupefacente molto balanda quindi legale. Tuttava per un 43enne di Ruvo sono state scattate le manette perchè le indagini dei Carabinieri hanno accertato che la marijuana prodotta aveva una Thc (principio attivo) superiore ai limiti consentiti. L'uomo è finito agli arresti domiciliari.
Ad insospettire i carabinieri è stato un insolito movimento nei locali dove si svolge l'attività di coltvazione: così i militari hanno deciso di effettuare un controllo. Tutto sembrava in regola, comprese le autorizzazioni, ma i militari hanno notato che tra le piante essiccate vi erano infiorescenze sospette.
E' stata chiesa la consulenza della Sezione investigazioni Ssientifiche del Comando provinciale di Bari che ha stabilito come il THC di quelle piante fosse superiore al limite consentito dalla legge; pertanto venivano sequestrate le infiorescenze essiccate del peso complessivo di 72 gr. e scattava l’arresto per il titolare dell’azienda.