Una gara che ha lasciato il segno prima nel cuore e poi nelle gambe degli oltre mille e passa atleti che hanno voluto tenere a battesimo la "Toro Ten" in un giorno particolare come quello della 'Memoria'.
Una intuizione dell'82esimo Reggimento Torino di Barletta che ha fatto germogliare un momento di sport e bontà lungo la strada del saper vivere che andrà ben oltre i dieci chilometri percorsi.
Anche il bel tempo ha voluto offrire il suo contributo.
È necessario partire da queste considerazioni per inquadrare il successo che ieri si è respirato nel percorso cittadino che ha visto tutti onorare gli sforzi compiuti dagli uomini del comandante colonnello Antonio Morganella per dar vita alla gara con l'impegno di tutti i soldati tra cui gli ufficiali Salvatore Mascolo e Alfredo Mastropasqua e i sottufficiali Mimmo Cataleta, Francesco Maldera, Emanuele Canargiu, Andrea Castelli, Francesco Lotoro, Maria Giovanna De Palma e Andrea Castelli.
Un evento che merita un plauso considerando che ha avuto come direttrici lo sport, la solidarietà e la capacità di mostrare il volto umano delle soldatesse dei soldati che ogni giorno servono la Patria all'interno della caserma Stella e nelle missioni internazionali.
L’intento della manifestazione è stato anche quello di ricordare il 76° anniversario dei Fatti d’Arme di Tscherkowo avvenuti sul fronte russo il 16 gennaio del 1943 nei quali l’82° Reggimento Fanteria “Torino” diede prova delle straordinarie capacità dell’Esercito Italiano meritando la Medaglia d’oro al valor militare.
Allora è bello e facile immaginare il volto radioso di Veronica Inglese, madrina dell'evento e anch'ella militare, nel momento in cui ieri mattina ha dato lo start all'interno della caserma 'Ruggiero Stella' per aprire la corsa dei mille che abbigliati con la maglietta tecnica hanno fatto in modo che il serpentone potesse invadere atleticamente la città di Barletta. Indimenticabile il momento della alzabandiera e la benedizione di monsignor Leonardo Doronzo. A rappresentare il comune di Barletta la consigliera Adelaide Spinazzola.
Tutto è andato secondo la strategia studiata a tavolino nei giorni scorsi. Il percorso provato da Mimmo Cataleta - primo luogo tenente e maestro di corsa - e dal caporale scelto Pietro Petruccielli si è rivelato di grande interesse per tutti.
Una maniera per conoscere meglio la città perché quando si corre o si cammina per le città, come ha scritto David Le Breton nel suo meraviglioso libro 'Il mondo a piedi', si osservano luoghi che spesso non si vedono.
Unico il colpo d'occhio durante la gara con i mezzi dell'esercito italiano che hanno conferito all'evento un significato particolare. Impeccabile la macchina organizzativa con i soldati dislocati lungo la gara che affiancavano i vigili urbani e i volontari per assicurare che tutto andasse al meglio. E così è stato al netto di qualche automobilista che ha perso la pazienza.
Presenti anche i volontari dell'Avis impegnati a veicolare la cultura della dotazione del sangue.
Quando tutti hanno tagliato il traguardo era ben riscontrabile la gioia di aver preso ad un bel momento che ha prodotto anche l'elargizione di un contributo al reparto di oncologia del Monsignor Dimiccoli consegnato con un assegno nelle mani del dottor Maurizio De Nuccio direttore dell'area economica finanziaria della Asl Bt al pari del contributo al pari di quello donato alla onlus benemerita Giulia e Rossella. Insomma una prima edizione partita nel migliore dei modi. Doveroso il bis.