TRANI - Le promesse non sono state mantenute e la misura è colma»: sulla questione dell'ospedale di Trani il consigliere regionale Mimmo Santorsola scrive al presidente della Regione Puglia, al sindaco di Trani e al direttore generale Asl Bat, oltre alle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil
«Il trasferimento della Unità operativa di Gastroenterologia - tuona Santorsola - sancisce la chiusura definitiva dell’ospedale di Trani e la sua trasformazione in Presidio territoriale di assistenza. In momenti come questo diventano inutili e sterili le recriminazioni politiche ed amministrative ed i tentativi di tornare indietro nel tempo sognando un ospedale che per molti anni è stato un punto di riferimento scientifico ed assistenziale per la comunità tranese e per le città vicine. I cittadini tranesi hanno dimostrato ancora una volta la loro maturità e la loro disponibilità a sopportare sacrifici, per quanto immeritati, ed a collaborare accettando la proposta di un Pta integrato».
Sottolinea Santorsola: «Non ci sono state barricate e non ci sono state contestazioni nei confronti degli amministratori, ma il ritardo nella attuazione del protocollo di intesa siglato dal Presidente Emiliano, dal sindaco Bottaro e dal direttore generale della Asl Bt disattende il progetto concordato di una riconversione del San Nicola che compensasse in tempo reale la chiusura delle Unità operative».
Insomma: «Le promesse non sono state mantenute: non solo non sono stati comunicati i tempi certi della realizzazione delle strutture previste nel protocollo di intesa e reiterate dagli stessi vertici nell’incontro pubblico dell’11 maggio 2018 ma i segnali che provengono dalla Asl fanno presagire ulteriori tagli alla capacità assistenziale sul territorio cittadino».
Dopo il trasferimento della Gastroenterologia, «infatti, si paventa la chiusura del Pronto Soccorso, degli ambulatori di Cardiologia e di Chirurgia e del Laboratorio analisi; questo potrebbe essere solo un passo preliminare alla cancellazione di altre Unità operative quali l’Oncoematologia e la Ginecologia. La motivazione reale - sottolinea Santorsola - è sempre la stessa: la spoliazione progressiva di apparecchiature e di personale della struttura di Trani a favore degli ospedali viciniori. Credo però che la misura sia colma e, pertanto, in attesa della audizione, già richiesta, del presidente della regione, del sindaco e del direttore generale presso la Commissione regionale permanente competente diffido - dice il consigliere regionale - la Direzione Generale Asl Bt ad operare qualsiasi riduzione in termini di orario e di personale delle Unità operative attualmente operanti presso il Pta di Trani ed invito le organizzazioni sindacali di categoria, i partiti politici, i movimenti civici ed i singoli cittadini ad una mobilitazione attiva che preveda momenti di incontro con i vertici Asl e la convocazione immediata della cabina di regia del protocollo di intesa al fine di conoscere la verità sulle strutture sanitarie in termini di progetti, di organizzazione, di tempi e di modi di attuazione».