ANDRIA - In concomitanza con la manifestazione di piazza di giovedì 25 ottobre, che ha visto centinaia di genitori, docenti precari, dipendenti di ditte legate al servizio di refezione, genitori di bambini diversamente abili proivati dell’assistenza specialistica scendere in piazza per protestare contro i “dis-servizi” scolastici, è giunto il parere dell’Autorità nazionale anticorruzione, interpellata dall’amministrazione comunale sulla possibilità di ottenere una proroga tecnica eccezionale per il servizio di refezione scolastica nelle scuole dell’infanzia e primaria della città, nelle more dell’espletamento della nuova gara.
Ebbene, l’Anac ha dato parere positivo all’avvio della procedura d’urgenza. In sostanza, è data la possibilità di una procedura negoziata sulla piattaforma Mepa, consentendo così in tempi brevi di poter ripristinare il servizio di mensa nelle scuole della città, la cui privazione tanto disagio sta creando alle famiglie.
«Gli uffici sono al lavoro – spiega il sindaco Nicola Giorgino – per mettere a punto un piano che permetterà ai primi di dicembre di far ripartire la mensa, tenendo conto delle nuove tariffe e sulla base delle domande che l’utenza presenterà. Intanto, la procedura per la gara vera e propria andrà avanti».
Una procedura quindi più veloce e più snella finalizzata all’ottenimento del servizio nell’immediato, considerato però che l’aumento delle rette e dei buoni pasto per l’asilo nido comunale “Gabelli” ha fatto sì che gran parte dell’utenza verso la rinuncia del servizio mensa, secondo quanto emerso dalla riunione di giovedì 25 ottobre tra i genitori dei bambini del nido, l’assessore alla pubblica istruzione Gianluca Grumo e la dirigente del settore Ottavia Matera.
«L’Anac ha dato alcuni chiari riferimenti rispetto a situazioni caratterizzate da estrema urgenza, come il caso di Andria – informa l’assessore Grumo – dove c’è una rilevanza dell’interesse pubblico per addivenire a procedure negoziate così come previste dalla normativa in vigore. A seguito, quindi, del parere inviato dall’Anac gli uffici del Settore Pubblica Istruzione sono stati subito interessati della vicenda affinché, espletati rapidamente tutti gli approfondimenti del caso, possa esserci una procedura negoziata ristretta volta a garantire nell’immediato il servizio di mensa scolastica, nelle more ovviamente dell’espletamento della gara così come già programmato. L’amministrazione – continua – fermo restando le procedure in capo al settore pubblica istruzione, farà il possibile affinché i tempi dell’avvio del servizio di refezione scolastica possano risultare brevissimi così da porre fine ai disagi arrecati alle famiglie con cui non è mai mancato il dialogo ed una azione chiarificatrice nell’interesse di tutti. I cittadini e le famiglie – conclude Grumo – meritano impegno e risposte celeri, chi invece ha solo soffiato sul fuoco di polemiche strumentali non merita risposte né attenzioni».