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Il caso
Aldo Losito
21 Agosto 2018
ANDRIA - L'apertura della nuova sede del dipartimento di Prevenzione della Asl Bt di Andria ha risolto in gran parte i problemi logistici legati alla vecchia sistemazione in via Di Donna. Ad oggi, però, non tutti gli uffici sono stati trasferiti e quelli rimasti nella struttura del borgo antico, stanno vivendo ancora grandi disagi.
Dopo giugno A giugno scorso, dopo le abbondanti piogge, agli uffici di via Di Donna ci sono state copiose infiltrazioni di acqua, situazione che si unisce ad un altro problema legato ai bagni inutilizzabili.
Poiché l’immobile non è della Asl ma del Comune e deve essere restituito, non si possono fare lavori di manutenzione straordinaria al terrazzo, dove la guaina protettiva è ormai da sostituire. Pertanto l’ingegner Carlo Ieva, direttore dell’area tecnica della Asl, ha dichiarato inagibili alcuni locali. Il direttore del dipartimento di Prevenzione, dottor Riccardo Matera, ha segnalato immediatamente alla direzione generale lo stato delle cose.
La direzione dell’asl L'avvocato Alessandro Delle Donne, direttore generale della Asl, ha delegato il direttore del dipartimento, a segnalare con celerità alcuni locali dove poter trasferire con celerità gli uffici veterinari ancora allocati in via Di Donna/Gammarrota. La direzione del dipartimento, quindi ha segnalato al direttore dell’area del Patrimonio Giuseppe Nuzzolese, e al funzionario preposto Giuseppe Mastrodomenico, tre possibili soluzioni ovvero locali già disponibili per il trasferimento degli uffici. Ad oggi, però, tutta la procedura si è bloccata nonostante una dettagliata relazione del direttore del dipartimento sullo stato dei luoghi.
Le tre soluzioni Le tre soluzioni sono state individuate tra i diversi immobili, che nel tempo hanno partecipato alle varie disponibilità di locazione per l’Ufficio di Igiene. Tra questi vi è quello dell’Ipercoop dove c’era la commissione invalidi e dove pare la Asl, pur vuoto da mesi, continua a pagare il canone.
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