BARI - Il tribunale del riesame di Firenze ha respinto il ricorso dell’imprenditore pugliese degli outlet Luigi Dagostino, 51 anni, originario di Barletta, decidendo, quindi, che rimane agli arresti domiciliari. Il riesame ha confermato la misura cautelare del dal gip Fabio Frangini emessa per il pericolo di reiterazione di reati fiscali. Per questo provvedimento Dagostino è ai domiciliari nella sua casa di Firenze dal 13 giugno scorso.
La procura di Firenze sta indagando in varie inchieste, ma l'arresto è scattato per un’indagine specifica dedicata dal pm Christine von Borries e dalla guardia di finanza all’emissione di numerose fatture false, per operazioni inesistenti, fatte da società di Dagostino per giustificare costi e realizzare passività di bilancio. Il giorno dell’arresto a Dagostino venne anche eseguito un sequestro preventivo da circa tre mln di euro.