SPINOSO (Potenza) - Un primo modello virtuoso di comunità turistica locale è nato in Val d’Agri, in Basilicata, con il doppio obiettivo di attrazione turistica e di ripopolamento dei centri storici dei borghi. A definire gli aspetti procedurali nell’ambito del «Progetto sperimentale di rigenerazione dei borghi Terre di Aristeo» la firma degli accordi preliminari per l’acquisizione da parte dei proprietari di palazzi antichi e di unità abitative dismesse o abbandonate, firmati ieri dai sindaci di Sarconi (Giovanni Tempone) e Spinoso (Lino De Luise) e dall’ ad Terre di Aristeo (Saverio Lamiranda).
Nei due centri del Parco Nazionale Appennino Lucano si realizzeranno complessivamente circa 200 unità abitative, autentiche residence a 4 stelle, con una capacità ricettiva di 800 persone ed un investimento privato di 40 milioni di euro. A Sarconi è stata scelta la strada, già percorsa in altri centri anche del Sud, del borgo-albergo. «Abbiamo acquisito una sessantina di case per il recupero e la riqualificazione – spiega il sindaco di Sarconi Giovanni Tempone – senza stravolgere l’assetto urbanistico del borgo antico ma anzi per offrire l’opportunità di viverlo tutto l’anno con le sue caratteristiche di genuinità apprezzate specie da quanti vivono nelle grandi città.
Un’operazione di rivitalizzazione del paese che si apre a nuovi residenti». Diverso il programma che riguarda Spinoso dove gli interventi ruotano intorno al recupero e alla ristrutturazione di Palazzo Caputo, monumentale magione con parco annesso e il Palazzuolo Romano sede nell'800 della «Scuola Romantica Spinosese», fondata da Antonio Casale e l'abate Antonio Racioppi, una delle più importanti e prestigiose scuole del meridione, in cui si formarono illustri personaggi tra i quali Giacomo Racioppi e Giacinto Albini. Diventerà l’«hub» dell’accoglienza turistica: una residenza a 5 stelle con una trentina di camere e servizi per gli ospiti. Ad integrare la ricettività si punta a trasformare un ex asilo realizzato da un illustre spinosino emigrato a New York (Marganella) in un relais al servizio del borgo.
Per il sindaco di Spinoso Lino De Luise «la sfida che lanciamo è di trasformare una “bella cartolina tridimensionale” (natura-ambiente, storia-cultura, tradizioni popolari-alla ricerca dei sapori perduti) - il piccolo borgo di Spinoso - in luogo di accoglienza per il turista del terzo millennio. Il paese – sostiene il sindaco – è un belvedere naturale sul lago di Pietra del Pertusillo, una delle cornici naturali più affascinanti della Val D'Agri ed ha conservato un centro abitato in maniera intelligente. Ma storia, natura, ambiente, cultura, buona cucina non bastano senza spazi attrezzati, accoglienza, strutture in grado di generare nei visitatori emozioni e sentimenti, insieme a contribuire alla crescita dell’economia e dell’occupazione locale». «Sono queste due – commenta l’ad Terre di Aristeo Saverio Lamiranda – le prime concrete azioni per passare dai buoni propositi ai fatti concreti perché il gap da superare è principalmente la qualità ricettiva. In Val d’Agri come in generale in Basilicata gli alberghi a 4 stelle sono pochi e le strutture con i servizi che oggi richiedono i turisti specie nei comuni delle zone interne sono del tutto assenti. Contestualmente – aggiunge – pensiamo ai programmi di animazione nei borghi perché non basta certo una buona e confortevole abitazione se vogliamo tenere la gente, come puntiamo, tra i 6 e gli 8 mesi l’anno. Le sagre, qui in Val d’Agri, fortemente partecipate con 50mila presenze per quella del fagiolo a Sarconi, 25 mila per il Canestrato (pecorino di Moliterno), 15 mila per la castagna di Tramutola, con una grande maggioranza di pugliesi, sono un’opportunità di attrazione che però si riducono al fine settimana. Invece la permanenza può essere di durata maggiore con un impatto diretto ed indiretto su economia ed occupazione locale che ha un effetto di bloccare la fuga dei giovani».