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Bari, Lasagna: «Un delitto non andare ai playoff»

Bari, Lasagna: «Un delitto non andare ai playoff»

 
pierpaolo paterno

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pierpaolo paterno

Bari, Lasagna: «Un delitto non andare ai playoff»

A meno quattro dal gong della regular season, l’attaccante mantovano non ha nessuna intenzione di mollare gli ormeggi

Martedì 29 Aprile 2025, 14:13

BARI - Kevin Lasagna non si butta giù. I fischi del pubblico rimediati al minuto 73 di Bari-Palermo dello scorso 11 aprile. E il gol del momentaneo 1-1 segnato l’altro venerdì contro il Modena. Due fotogrammi per rendere l’idea degli alti e bassi di una stagione personale che fa il paio con il rendimento altalenante della squadra. Tra l’attaccante di Suzzara, al momento il migliore marcatore della squadra con sette centri all’attivo, ed il campionato del Bari sussistono numerosi punti di contatto. A cominciare dal profitto numerico in fatto di realizzazioni e punti in classifica, entrambi al di sotto delle aspettative e del potenziale individuale e collettivo. Per continuare con la continuità di prestazioni all’altezza, nonostante un pedigree di certificata esperienza e comprovate doti fisiche. Presupposti corrispondenti ad una resa complessiva di dieci punti portati nell’indotto della graduatoria biancorossa (con Lasagna a segno, il Bari ha ottenuto quattro pareggi, due vittorie ed una sconfitta). Bottino discreto, ma non sufficiente per fare la differenza nell’economia delle zone nobili della B.

A meno quattro dal gong della regular season, l’attaccante mantovano non ha nessuna intenzione di mollare gli ormeggi. La fiducia incondizionata di Moreno Longo gli permette di esprimersi con una assiduità a cui molti dei suoi compagni di reparto ambiscono. Dalla partita del 9 febbraio in casa della Juve Stabia alla sconfitta interna del 25 aprile contro il Modena, Lasagna non ha mai saltato un appuntamento inanellando dieci presenze consecutive seppure con minutaggi diversificati. A cambiare sono stati, invece, i partner nel fronte offensivo.

Di tutti questi argomenti e di altro, il numero 15 biancorosso ne ha parlato ieri sera ai microfoni di Telebari nel corso dell’approfondimento sui Galletti: «Se non andiamo ai playoff è un delitto - attacca Kevin Lasagna -. Ci sono stati diversi alti e bassi, ma il Bari ha tanta qualità. Come dimostrato per esempio contro il Palermo. Il gruppo è ottimo. Le sconfitte sono episodi. Se col Modena subisci due gol in quindici minuti ti ritrovi coi piedi per terra. Si è accorciato, ma è mancata la svolta nel secondo tempo. Si creava giro palla vicino all’area, ma mancava l’ultimo passaggio per spaventare il Modena. Pensavo che il mio gol sul finire del primo tempo potesse dare una scossa. Così non è stato».

Lo score personale di gol fa storcere il muso: «Del bottino attuale non sono contento, ma della stagione sì. Per il Bari do il cento per cento. I gol sarebbero anche importanti, ma sono soddisfatto di quanto sto facendo per la squadra». Un cenno ai fischi ricevuti due settimane fa: «Ci mancherebbe - dice in maniera serena -. Un calciatore accetta tutto. Sapevo che i tifosi si aspettavano di più. Ci sono delle volte in cui si sbaglia. Ma noi cerchiamo sempre di dare il massimo, anche negli allenamenti».

Due parole sulle concorrenti per i playoff: «Guardo la nostra squadra. Non mi piace giudicare gli altri. Noi abbiamo un organico forte e nei playoff potremmo dimostrare quello che siamo. Possiamo fare qualcosa di importante. La discontinuità? Magari a saperne il motivo. Cerchiamo di capire, ma tante volte certi discorsi lasciano il tempo che trovano. Il mio compagno ideale in attacco? Siamo in quattro e tutti bravi ragazzi. Non me la sento di indicarne qualcuno. Mi piacerebbe giocare con un altro attaccante accanto. Con Longo ne ho parlato. Conosce il mio pensiero».

Un passo indietro al momento magico con la maglia della Nazionale. Frangenti scolpiti nella mente e nel cuore: «L’apice per un calciatore. Arrivare così in alto è stata la realizzazione di un sogno. Mister Mancini chiedeva di sfruttare le ripartenze, fare girare la palla per far salire la squadra». Tutto bello anche se - in realtà - in carriera non ha mai segnato tantissimo. Potrebbe riprovarci l’anno prossimo, forse sempre in biancorosso: «Ho ancora un anno di contratto col Verona. Mi piacerebbe restare ancora a Bari. Penso che in questa città si possa costruire qualcosa di importante. Sono felice di esserci. Ho accettato Bari perché fare bene qui può segnarti la carriera e rimanerti dentro».

«Giocare per anni - continua - ti insegna molti segreti, impari tanto soprattutto dai giocatori più esperti. Ora tocca a me dare il buon esempio ai compagni più giovani. Come Favasuli e Oliveri. A loro dico di non mollare mai e di credere sempre nei propri sogni. Il mio modello da bambino era Ronaldo, sia per quello che faceva in campo che per la cura dei dettagli negli allenamenti settimanali. Nel tempo, mi sono rimasti nel cuore i tanti compagni della magnifica stagione disputata dieci anni fa col Carpi. Con Lollo, tra l’altro ex Bari, ho una grande amicizia. E con tanti altri».

A quattro giornate dalla fine dalla B, le emozioni sono vive nonostante la condizione di «giocatore in prestito»: «Sono un professionista e non penso che mancano poche giornate per poi andare via. Anzi, sapendo che nel contratto vige la clausola della A per rimanere, voglio provarci sino in fondo». La chiosa di Lasagna sul finale di campionato del Bari e sugli imminenti test contro Cosenza e Pisa: «Bisogna stringere i denti, sapendo che l’obiettivo playoff è alla nostra portata. Dobbiamo assolutamente fare punti».

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