Domenica 07 Settembre 2025 | 05:19

Crollo a Bari, una delle proprietarie della palazzina avvia raccolta fondi. Ma occhio alle truffe: «Sui social girano appelli, diffidate»

 
Redazione online

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Crollo a Bari, una dei proprietari della palazzina avvia raccolta fondi. Ma occhio alle truffe: «Sui social girano appelli, diffidate»

La richiesta della donna: «Ho perso tutto, ho un mutuo da pagare su una casa che non esiste più». Bisogna invece diffidare delle richieste non supportate da enti specifici o dal Coc per la raccolta di denaro a favore degli sfollati

Venerdì 07 Marzo 2025, 17:03

18:34

BARI -  «Ho perso tutto, ma non la speranza. Aiutami a ricominciare». Inizia coì il messaggio che accompagna una raccolta fondi, iniziata sulla piattaforma 'Gofundme', della proprietaria di una delle case distrutte nel crollo della palazzina di cinque piani, già evacuata un anno fa perché pericolante, avvenuto nel tardo pomeriggio del 5 marzo in via Edmondo De Amicis a Bari.
«Fino a poco tempo fa avevo una casa grazie a sacrifici di una vita intera. Oggi, tutto questo non esiste più», continua il messaggio di Deborah, che sottolinea come un anno fa, dopo la dichiarazione di inagibilità dello stabile, abbia dovuto lasciare tutto. «Ho sostenuto spese ingenti per più di decine di migliaia di euro per indagini, consulenze e obblighi burocratici, nella speranza di poter recuperare almeno una parte di ciò che era mio. Poi, il crollo». Adesso, si legge ancora, "mi ritrovo con un mutuo da pagare su una casa che non esiste più, con debiti accumulati e con la necessità di difendermi legalmente in una situazione che non ho cercato, ma che mi ha travolta».
Ho sempre cercato di farcela da sola, ma questa volta ho bisogno di aiuto. Ogni contributo, anche il più piccolo, può fare la differenza». In poco tempo sulla piattaforma sono già arrivate donazioni dai 30 ai 100 euro. L’obiettivo fissato dalla donna è di 10mila euro. 

Oltre a una serie di crowdfunding attivati dai diretti interessati, sui social soprattutto, ricorrono appelli per raccogliere viveri di prima necessità o peggio denaro, da consegnare a non precisati enti o persone. L'ondata emotiva che ha generato questo crollo potrebbe indurre i cittadini a poter partecipare in prima linea con delle donazioni. L'invito è quindi, qualora se ne avesse l'intenzione, di consegnare cibo, coperte, oggetti o soldi alle figure preposte come il Coc, Comitato Operativo Comunale di Protezione civile per una più efficace gestione della macchina degli aiuti e degli interventi da predisporre per coadiuvare l’attività dei soccorsi, prendere in carico i residenti degli edifici limitrofi alla palazzina crollata costretti ad abbandonare le proprie case e disporre tutte le misure utili alla gestione dell’emergenza.

Le attività di coordinamento e raccordo all’interno delle funzioni attivate e tra i singoli referenti comunali, nonché i contatti con gli organi istituzionali interessati, sono affidate - lo ricordiamo - al Direttore generale del Comune, che potrà utilizzare, oltre alle strutture di supporto, ordinariamente allo stesso assegnate, anche quelle ritenute utili al fine di creare le condizioni operative più adeguate sul piano funzionale e logistico, nonché più rispondenti alle esigenze legate alla situazione di emergenza. All'interno della ex scuola Del Prete infatti è stato allestito un centro di raccolta, dove chiunque può recarsi per chiedere info.

Intanto la Procura di Bari non ha al momento iscritto persone nel registro degli indagati per il crollo della palazzina di via De Amicis. Il procuratore aggiunto Ciro Angelillis e la pm Silvia Curione coordinano le indagini della squadra mobile per crollo colposo, ipotesi di reato al momento a carico di ignoti.
Intanto, gli inquirenti hanno ascoltato gli operai che fino a pochi secondi prima del crollo erano al lavoro nel palazzo e l'amministratore del condominio. Nelle prossime ore sarà affidato l’incarico ai consulenti per svolgere accertamenti tecnici sui luoghi, l’area interessata dal crollo tra via De Amici e via Pinto è stata posta sotto sequestro.

Sul posto sono anche arrivate delle centraline dell’Arpa per il rilevamento delle polveri sollevate sia dal crollo sia dalle lunghe operazioni di soccorso, al termine delle quali è stata tratta in salvo la 74enne Rosalia De Giosa. Il palazzo era stato dichiarato inagibile e sgomberato dal Comune il 24 febbraio 2024, dopo che erano stati rilevati dei problemi a una colonna portante in un seminterrato. Una settimana fa erano iniziati i lavori di adeguamento della palazzina, affidati dal condominio alla ditta Dell’Aera di Casamassima (Bari) per 570mila euro. 

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