Estate, voglia matta e disperatissima di vacanze dopo il «fermo» pandemico di due anni, ed ecco che i contagi risalgono.
«La gente ha paura di ammalarsi anche se ha voglia di fare vacanze. E di conseguenza calano le prenotazioni - afferma Giuseppe Ormas, neo presidente Fiavet Puglia -. Così come sono arrivate alcune cancellazioni per le mete extra Italia e le crociere. Si preferisce rimanere nel nostro Paese: peraltro, il caos voli, con gli scioperi dei vettori lowcost, non aiuta. Certo, i rimborsi sono previsti. Ma con tempi biblici scoraggianti. In linea di massima il nostro mercato tiene bene - conclude - anche se le strutture ricettive hanno alzato un po' troppo le tariffe. Diciamo che tutte le prenotazioni arrivate entro fine agosto sono chiuse. Ma, sul futuro, la flessione c'è».
«Le prenotazioni sono tornate ai numeri di due anni fa, stiamo andando bene, ma sono molti i b&b che lamentano l'arrivo di disdette magari all'ultimo momento e per il Covid da parte di clienti che vorrebbero essere rimborsati per aver dato la caparra» spiega Rosa Stramaglia, presidente Bed & Breakfast di Confcommercio Bari Bat. «Un calo delle vendite, delle prenotazioni sì, si è presentato - commenta Oronzo Scelsi, storico titolare di un’agenzia viaggi nel capoluogo barese - . È successo quando i telegiornali hanno cominciato a diffondere i dati inequivocabili sull’aumento dei contagi, in Italia e non solo. Per il resto - continua - sui viaggi organizzati e prenotati mesi fa, quelli che ci hanno dato respiro dopo 2 anni incredibili, ho avuto solo un paio di disdette per positività, ma le ritengo fisiologiche. È sul futuro che aleggia un’incertezza che ferma il cliente. E fa flettere in difetto le vendite».
Dunque: a un calo delle nuove prenotazioni si aggiunge il rischio di disdette dell’ultima ora se il contagio non dovesse arrestarsi. Gli esperti, però, per fortuna, prevedono una discesa. Una tregua, dunque è probabile per la felicità dei baresi. Perché se è vero che le restrizioni sono state in fondo accettate (anche) dal popolo dei turisti nell’emergenza, è altrettanto vero che quest’estate tutti sono in cerca della ritrovata libertà. «La gente non ce la fa più: ha voglia di muoversi, uscire, partire – commenta Raffaele Scialpi, proprietario di un’agenzia viaggi -. È vero, però, che se da maggio abbiamo avuto un boom di richieste in ogni forma di vacanza, dal grand hotel al villaggio turistico al viaggio organizzato, ora la flessione di nuove richieste c’è».
Chi poi il viaggio lo ha prenotato da mesi e si ritrova positivo adesso, incrocia le dita auspicando la guarigione in tempo per partire. «Adesso il problema più immediato e ulteriore è la gestione delle pratiche di clienti impediti a partire per aver contratto il virus poco prima della partenza - continua Scialpi -. Per esempio io ho due clienti che hanno rilevato la positività il giorno prima di imbarcarsi per la crociera. Ovviamente in questo caso funzionano le assicurazioni - conclude - ma c’è un nodo da sbrogliare, oltre a dover gestire la legittima amarezza del cliente e trovargli soluzioni alternative in tempi… migliori».