BARI - La Giunta della Regione Puglia ha approvato il Piano di contrasto e prevenzione della diffusione di Xylella fastidiosa per l’anno 2022. Saranno quasi 300mila le piante che verranno monitorate per una superficie complessiva di 34mila ettari, con oltre 40mila analisi di laboratorio. Per la Piana degli ulivi monumentali ci sarà una sorveglianza «rafforzata» in un’area compresa tra cinque e 20 chilometri dal confine meridionale della zona infetta. Non solo controllo, eradicazione dell’organismo nocivo, prevenzione e tutela delle aree indenni regionali, ma anche potenziamento della campagna di comunicazione e informazione e sostegno agli olivicoltori, attraverso indennizzi.
Il Piano descrive le modalità di gestione delle indagini, ovvero i campionamenti e le analisi di laboratorio da effettuare e la strategia che l’Osservatorio fitosanitario regionale intende adottare per il monitoraggio delle piante e degli insetti vettori, come anche gli strumenti innovativi che intende adoperare per controllare, prevenire e gestire la fitopatia su tutto il territorio regionale. «Un documento pienamente condiviso - commenta l’assessore all’Agricoltura della Regione Puglia, Donato Pentassuglia - è il risultato dei contributi e dei pareri dei diversi attori del mondo tecnico scientifico e socio economico coinvolti nella gestione della batteriosi. Abbiamo, difatti, redatto e oggi approvato, con il parere positivo del Comitato fitosanitario nazionale, del tavolo tecnico degli entomologi, convocato dall’Osservatorio fitosanitario, e di tutte le Associazioni di categoria agricole pugliesi e gli stakeholders, il Piano d’azione per contrastare la diffusione di Xylella fastidiosa in Puglia. Lo abbiamo fatto nel pieno rispetto dei regolamenti europei e, altresì, tenendo conto della nostra specificità territoriale legata alla Piana degli ulivi monumentali per la quale abbiamo previsto un’ulteriore e complementare azione di controllo e difesa».
IL COMMENTO DI UNAPROL -
Giudizio positivo sul piano di azione 2022 della Regione, inserito il monitoraggio con droni e satelliti e le attività con cani molecolari addestrati per l’identificazione delle piante infette frutto di progetti in collaborazione con Unaprol. «Fermare la xylella in Puglia con azioni di contrasto efficaci equivale a tutelare e salvaguardare un patrimonio non solo economico ma anche culturale, storico e paesaggistico nazionale». È quanto afferma David Granieri, Presidente di Unaprol - Consorzio Olivicolo Italiano, subito dopo il varo del piano di azione 2022 della Regione Puglia per il contrasto al batterio.
Particolarmente rilevante, secondo la più importante organizzazione della produzione italiana, sarà il coinvolgimento degli enti pubblici che dovranno assolutamente vigilare ed effettuare le attività di contenimento sui terreni di propria competenza per evitare che l’insetto vettore possa diffondersi. Tra le azioni, inoltre, previsto anche l’uso sperimentale dei cani molecolari antixylella, unitamente agli ispettori dell’ufficio fitosanitario della Regione Puglia, in collaborazione con Unaprol, Enci e Cnr, e l’uso di satelliti e droni per la rilevazione precoce a distanza di xylella. “Siamo pronti a fare con determinazione la nostra parte, così come sono pronti gli agricoltori, perché difendere gli ulivi significa proteggere l’economia, la storia e il paesaggio - spiega il Presidente di Unaprol, David Granieri -. Chiediamo alla Regione di essere rigorosa nei controlli e nelle sanzioni verso chi non combatte questa battaglia contro la xylella, il contrasto non può essere fatto solo dagli agricoltori ma anche dagli Enti pubblici e privati che gestiscono superfici agricole, le strade e aree demaniali, che spesso invece rimangono abbandonate e ricettacolo di infezione”.
“Abbiamo il dovere, adesso più che mai vista l’approvazione della legge sull’oleoturismo, di puntare sul nostro settore per rilanciare il turismo, per questa ragione non possiamo permetterci di lesinare sforzi per fermare il batterio - conclude Granieri -. In questo momento dobbiamo proteggere con grande determinazione la piana degli ulivi monumentali che rappresenta un patrimonio di tutto il nostro Paese, e in tal senso la decisione della Regione di autorizzare gli innesti sulle piante millenarie, con marze di cultivar resistenti prodotte in azienda stessa, rappresenta un importante passo in avanti”.