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De Santis: «I 5 Stelle? Aveva ragione Emiliano. Via all’intesa per fare cose di sinistra»

 
Leonardo Petrocelli

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Leonardo Petrocelli

De Santis: «I 5 Stelle? Aveva ragione Emiliano. Via all’intesa per fare cose di sinistra»

«Un esecutivo di tre mesi sarebbe un suicidio. lavoriamo per eliminare i dl sicurezza»

Mercoledì 14 Agosto 2019, 19:56

BARI - «Ricordo che Michele Emiliano è stato il primo ad indicare la rotta di cui oggi si discute: un governo politico con il Movimento 5 Stelle. Ora dovremmo fare ciò che diciotto mesi fa non facemmo. Cioè favorire la nascita di un esecutivo di lunga durata con i pentastellati».

Riavvolge il nastro della storia Domenico De Santis, esponente dem vicino al governatore pugliese e componente dell’Assemblea nazionale. Sul tavolo del dibattito, naturalmente, l’opportunità di un accordo tra i democrat e i pentastellati per dar vita a una maggioranza «giallorossa». Ipotesi fortemente avversata - all’epoca del tentativo esplorativo di Roberto Fico - proprio da Matteo Renzi che, ora, la caldeggia: «Non è mai troppo tardi per cambiare idea - commenta De Santis -. Ho sentito l’ex premier affermare che, per la trattativa, si affida a Zingaretti e, con il segretario, è pronto ad aprire una discussione in un quadro di unità. Bene così. Quell’ipotesi, diciotto mesi fa minoritaria, ora è condivisa da larga parte del Partito democratico».

Il problema, però, è come il Pd potrebbe «declinare» l’eventuale nascita del nuovo fronte. Una prima ipotesi porta ad un governo di transizione, quasi balneare, di strettissima durata (tre mesi circa). La seconda, invece, suggerisce la genesi di un esecutivo stabile e di largo respiro, con l’ambizione di amministrare il Paese a lungo. De Santis non ha dubbi: «Avventurarci in una esperienza trimestrale, tutta tarata sulla Manovra, significherebbe fare il regalo più grande a Matteo Salvini. Piuttosto, servirebbe mettere su una maggioranza stabile e capace di guardare lontano». I nodi cruciali, nel pensiero degli emilianisti, sono tre: la cancellazione dei decreti Sicurezza («sulla scia del grande sdegno che hanno suscitato», specifica De Santis) e l’attivazione di politiche attive di contrasto alla povertà. Con, sullo sfondo, la messa in sicurezza dei conti pubblici e il blocco dell’aumento dell’Iva.

«Si tratterebbe - conclude De Santis - di fare, finalmente, cose di sinistra. Anche perché diversamente il rischio che corre il Paese è altissimo e anche la Puglia - conclude - sta andando incontro al pericolo di non veder rifinanziate una serie di misure importanti. Insomma, è arrivato il momento di voltare pagina»

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