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Gravina, bagni pubblici distrutti dai vandali: danni per 7mila euro

 
Marina Dimattia

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Marina Dimattia

Gravina, bagni pubblici distrutti dai vandali: danni per 7mila euro.

Il sindaco: «Chi ha visto o sentito qualcosa, anche in forma anonima, ci dia una mano a risalire all’identità dei responsabili»

Lunedì 10 Giugno 2019, 13:11

19:51

GRAVINA - L’ennesimo assalto vandalico, perpetrato da ignoti l’ultimo giorno di maggio, ha portato alla chiusura dei bagni pubblici di piazza Pellicciari.

Ingenti i danni: come già in analoghe situazioni verificatesi nel passato recente, per ripristinare sicurezza e funzionalità degli impianti si è reso necessario procedere alla programmazione di interventi straordinari urgenti.
A tal riguardo, su impulso dell’assessorato al Patrimonio guidato da Paolo Calculli, l’Area tecnica ha già provveduto all’affidamento dei necessari lavori di ripristino, per una spesa complessiva pari a oltre 7.000 euro. La situazione, dunque, dovrebbe tornare alla normalità nel giro di breve tempo.

Tuttavia, nell’attesa, considerata la centralità della struttura e il suo essere riferimento per turisti e cittadini, soprattutto anziani, l’amministrazione comunale ha disposto l’apertura in via provvisoria del vicino Diurno prospiciente piazza Scacchi.
Intanto, in relazione a quanto accaduto, formale denuncia-querela è stata presentata alle competenti autorità perché vengano individuati i responsabili di uno scempio, commenta il sindaco Alesio Valente, «che mortifica la città e penalizza i gravinesi e i visitatori, sia perché li priva di un servizio fondamentale, sia perché arreca un serio danno economico e d’immagine all’intera comunità».

Aggiunge il sindaco: «Dispiace che qualcuno, anche di fronte a situazioni del genere, invece di condannare l’accaduto e i suoi autori, abbia al contrario inteso cavalcare la questione per farne argomento di critica e scontro con l’amministrazione». Dice ancora Valente: «Chi ha visto o sentito qualcosa, anche in forma anonima, ci dia una mano a risalire all’identità dei responsabili. Vogliamo siano perseguiti per il male che arrecano alla città. Per prevenire ulteriori attacchi ai beni comuni, alla cui base v’è forse un disegno tutt’altro che casuale - rimarca il primo cittadino -, valuteremo l’adozione di opportune contromisure in termini di prevenzione e sorveglianza, se necessario anche attraverso l’impiego di vigilantes. Un’ipotesi estrema, che personalmente considero una sconfitta in termini di civiltà, ma che adotteremo se ritenuta utile a stroncare un fenomeno ormai intollerabile e anche finanziariamente insostenibile».

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