BARI - La Sezione disciplinare del Csm deciderà il 3 giugno se ascoltare l’ex consigliere di Stato Francesco Bellomo nel processo disciplinare a carico del pm di Rovigo Davide Nalin, suo collaboratore nella scuola per la formazione di aspiranti magistrati. Bellomo - la cui testimonianza è stata chiesta dalla difesa di Nalin - è stato destituito per il contratto che faceva sottoscrivere alle studentesse che prevedeva tra l’altro un dress code (minigonne e tacco 12). In quella occasione il tribunale delle toghe deciderà su un’altra testimonianza chiesta sempre dalla difesa e che riguarda una corsista che sarebbe stata oggetto di un’attività di spionaggio.
Alle richieste della difesa si è opposto il rappresentante della procura generale della Cassazione Mario Fresa, per quanto riguarda la corsista perché ci sono già agli atti del Csm le sue dichiarazioni; e per quanto riguarda Bellomo perché non potrebbe ricoprire il ruolo di testimone avendo un interesse diretto alla vicenda.
Il Csm si è riservato di decidere a giugno dopo aver ascoltato oggi a porte chiuse le principali accusatrici di Bellomo e Nalin: Francesca Palladini è stata sentita per un paio d’ore, mentre un’ora è durata la testimonianza di Carla Pernice.
L'UDIENZA A PORTE CHIUSE - Udienza a porte chiuse del processo disciplinare del Csm al pm di Rovigo Davide Nalin, stretto collaboratore di Francesco Bellomo, l’ex consigliere del Consiglio di Stato destituito per il contratto che faceva sottoscrivere alle studentesse che prevedeva tra le clausole un dress code (minigonne e tacco 12), un test sul valore dei fidanzati e divieti e limitazioni nella vita privata. Oggi la Sezione disciplinare deve ascoltare come testimoni le due borsiste grandi accusatrici di questo sistema, Francesca Palladino e Carla Pernice.
Proprio per la tutela della loro privacy il tribunale delle toghe ha deciso di chiudere le porte alla stampa, accogliendo la richiesta del pg della Cassazione Mario Fresa.
In questo processo disciplinare Nalin è accusato di aver usato la sua autorevolezza di magistrato per indurre le borsiste a sottoporsi alle clausole previste, anche prospettando l’espulsione dalla scuola o conseguenze negative sulla possibilità di superare il concorso in magistratura. A chiedere la convocazione di diverse borsiste (tre sono state ascoltate in udienza pubblica nei mesi scorsi) e di Bellomo (ma il Csm non ha ancora deciso se ascoltarlo) era stata la difesa di Nalin, che pur facendo presente di aver dato il consenso alla registrazione di Radio radicale non si è opposta alla richiesta del Pg.
Sia Bellomo sia Nalin sono sotto procedimento penale a Piacenza per stalking e lesioni gravi. Procedimento in corso davanti al giudice dell’udienza preliminare di Piacenza e nato dalla denuncia di Palladini, che ha poi rimesso la querela. Palladini aveva avuto una relazione sentimentale con Bellomo e Nalin, secondo l’accusa mossa in sede disciplinare, avrebbe fatto da «mediatore» per indurla a proseguire il rapporto con Bellomo, a trascorrere una vacanza con lui e a inviargli una foto «in atteggiamento intimo"anche dopo la cessazione del rapporto sentimentale. Il tutto anche prospettandole la commissione di reati che le avrebbero impedito di partecipare al concorso in magistratura.
L’altra testimone, Pernice, è stata convocata perché secondo l'accusa disciplinare Nalin avrebbe usato la sua autorevolezza di magistrato per indurla prima a lasciare il fidanzato, in cambio del suo aiuto per la preparazione al concorso, e poi a sottoscrivere un contratto di spionaggio per poter raccogliere notizie su un’altra studentessa.