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Jonathan è salvo
ma non volerà più

 
Rita Schena

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Rita Schena

Gabbiano ferito

Martedì 30 Agosto 2016, 09:40

09:41

BARI - Un gabbiano reale ferito, soccorso nei giorni scorsi a Bari grazie alle segnalazioni di privati cittadini, una storia a lieto fine solo a metà visto che l’animale difficilmente potrà tornare a volare libero sul mare. Jonathan (come il più famoso gabbiano della letteratura) è stato recuperato dai Rangers d’Italia nei pressi della spiaggia di Pane e Pomodoro e ricoverato come prima accoglienza presso la clinica veterinaria Città di Bari dei dottori Alessandro Frate e Clementina Aloè.

«Siamo intervenuti su indicazione degli operatori del nostro numero verde che questa estate è attivo per segnalare problemi e illeciti sul demanio marittimo regionale – racconta Francesco di Giovanni, presidente regionale dei Rangers d'Italia Puglia – la segnalazione era stata girata anche alla Polizia municipale, ma invano. Ci siamo recati sul posto e abbiamo recuperato l’animale ferito, ma era pomeriggio, il Centro di recupero fauna selvatica di Bitetto è chiuso, così ci siamo rivolti a degli amici veterinari che non si tirano mai indietro alle nostre richieste di aiuto».
«L’animale aveva un’ala ferita e necrotica – spiega la veterinaria Clementina Aloè – lo abbiamo stabilizzato e siamo intervenuti sulla necrosi. Sicuramente è rimasto vittima di qualche intervento umano, un filo di nylon trasparente usato per pescare, ad esempio, l’ala era spezzata in due punti, come se avesse faticato a liberarsi». «Il Centro di recupero di Bitetto non riesce a far fronte alle emergenze? Il problema è che qui non ci sono risorse per risolvere il problema del randagismo, figuriamoci per il trattamento di animali selvatici, magari migratori, che solo in modo saltuario attraversano la provincia».

«La tutela del territorio ha bisogno di una rete – sottolinea Di Giovanni – e per stendere questa rete ci vogliono, fondi e tempo. Altrimenti si dovrà sempre lavorare nell’emergenza, facendo affidamento alla buona volontà, come quella di Alessandro e Clementina».
Jonathan ora è nel Centro di Bitetto, dopo le prime cure ricevute, è vivo, ma difficilmente tornerà a solcare il mare con le sue grandi ali, un volo di libertà spesso negato a tanti altri animali, per incuria ancora prima che per mancanza di risorse, per scarsa sensibilità, dimenticando che un ambiente sano è ricchezza per tutti. [Rita Schena]

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