Sono passati dieci anni dall'ultimo lavoro in studio del duo I Serpenti, che finalmente lo scorso gennaio sono tornati con un nuovo album, «Titani», uscito per Godz/Believe. Ma c'è una grande notizia per i fan di Luca Serpenti e Gianclaudia Franchini, baresi doc. (quartiere Madonnella): venerdì 18 aprile saranno in concerto all'Officina degli Esordi (ore 21), con uno speciale appuntamento live a cui seguirà un dj set-revival a cura di Carlo Chicco e Daniele IV. «Non suoniamo a Bari da almeno dieci anni - raccontano alla «Gazzetta» - è una città molto cambiata da quando siamo andati via noi, nel 2005. Oggi è molto più vivace, e non nascondiamo che dopo tanto tempo a Milano, c'è un po' la voglia di ritornare».
La storia dei Serpenti, dopo tre album, diversi singoli e un'intensa attività live (oltre che due figli), si ferma nel 2015, senza mai allontanarsi, tuttavia, dalla musica. Infatti Claudia si concentra sull'attività di autrice, lavorando con Emma, Arisa, Michele Bravi e molti altri, e Luca si occupa della produzione per Max Pezzali (con cui va anche in tour come bassista), Colapesce, e scrive per Marracash, Malika Ayane. Poi, nel 2020, la voglia di tornare a raccontarsi. «Avevamo sempre con noi un po' di appunti, che rimanevano fermi lì. Nel 2020 abbiamo deciso di riprenderli in mano e pubblicammo il singolo "I giorni di Ulisse". Da lì, la pandemia. Un segno del destino, forse».
Da questo concept viene fuori "Titani", un disco tra mito e modernità, che attinge dalla dance anni '90 e dal glam rock, passando per elettropop e deephouse. «Questo legame con la mitologia è nato per caso, ma si è sposato benissimo con il nostro immaginario. Come Ulisse, anche noi avevamo voglia di tornare dalla nostra Penelope, la dimensione dei Serpenti. Io sono una abbastanza maniaca nei testi - racconta Claudia - ho ragionato colta da tanta ispirazione. Da bambina avevo un'antologia con i personaggi della mitologia, mi divertivo a ricostruire gli alberi genealogici».
E così questi testi, diretti ed espliciti, sono usati per raccontare emozioni e conflitti moderni. E il concerto del 18 aprile sarà una grande occasione per ascoltarli dal vivo: «C'è un legame fortissimo con Bari, entrambe le famiglie vivono ancora qui, insieme ai nostri amici di sempre. Sarà una sorta di effetto-nostalgia. I Titani poi, oggi, ci rappresentano, sono un po' il nostro inno. Non siamo più giovanissimi, però oggi siamo più liberi, anche musicalmente, non abbiamo più timore di quello che pensano gli altri. Ed essendo anche genitori, questo nostro "manifesto" vogliamo trasmetterlo alle nuove generazioni».
Un percorso artistico che celebra il passato guardando al futuro. E che si apre anche ad amicizie e collaborazioni, come quella con Malika Ayane che presta la voce in «Cassandra»: «Il nostro studio è a casa, e con lei spesso ci si trovava dopo le sessioni a fare aperitivi e merende. Un giorno mi ha chiesto cosa stessimo facendo con I Serpenti, lei è sempre attenta al panorama underground. E mi disse: "Se fate un pezzo dedicato a Cassandra, partecipo". È uscita dalla sua zona di comfort, ci ha letteralmente regalato uno special con la voce. È una cosa molto umana, in un mondo che oggi l'umanità tende a perderla. Ci vuole pazienza, ma quando si costruisce qualcosa di bello, si apre anche il cuore».