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Dopo 20 anni, i Blue dal vivo in Puglia: «Insieme siamo più forti. E Antony Costa…»

Dopo 20 anni, i Blue dal vivo in Puglia: «Insieme siamo più forti. E Antony Costa…»

 
Bianca Chiriatti

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Bianca Chiriatti

Dopo 20 anni, i Blue dal vivo in Puglia: «Insieme siamo più forti. E Antony Costa…»

Appuntamento il 25 agosto a Ostuni nel cartellone dello IOD Festival. La band britannica si racconta alla «Gazzetta»

Venerdì 05 Luglio 2024, 10:00

13 Luglio 2024, 09:46

Lee Ryan, Duncan James, Simon Webbe, Antony Costa: quattro nomi che fanno venire i brividi a intere generazioni di adolescenti dei primi anni Duemila, che in un’epoca senza social, quando le notizie sulla musica si leggevano sulle riviste e i video si scoprivano guardando Trl su Mtv, facevano a gara a trovare il loro preferito tra i Blue, nome di uno dei fenomeni musicali più fortunati di quest’epoca. Un successo planetario che tre anni fa, quando è stato annunciato il festeggiamento per il ventennale, ha mandato in estasi ondate di adolescenti dell’epoca, ma anche tanti giovanissimi che stanno riscoprendo ora la bellezza di classici del pop come A chi mi dice, Guilty, One love.

L’Italia ha sempre avuto un posto speciale nel cuore della band, e nei prossimi mesi non mancheranno le occasioni per vedere i quattro in tour nel nostro Paese. Con un occhio di riguardo per la Puglia: il 25 agosto alle 21 l’appuntamento è al Foro Boario di Ostuni (Br), per una data imperdibile e attesissima organizzata da Aurora Eventi (prodotta da A1 Concerti), nel cartellone della prima edizione dello IOD Festival. I biglietti sono ancora disponibili su Ticketone e in tutti i punti vendita del circuito. La «Gazzetta» ha avuto l’opportunità di scambiare due battute con i quattro componenti per scoprire qualcosa in più sul loro inarrestabile successo.

Da sempre innamorati dell'Italia, che cosa vi ha conquistato del nostro paese?

«È una terra meravigliosa e ci ha accolto a braccia aperte. Ci piace trascorrere il tempo qui da voi anche quando non suoniamo, e scoprire angoli che non abbiamo avuto la possibilità di vedere in passato. Storia, architettura, ovviamente il cibo e le persone: tutto qui è fantastico».

Sembra che la Puglia in particolare vi abbia colpito: siete stati ospiti della prima puntata di Battiti Live, tornerete il 25 agosto a Ostuni e poi in autunno: conoscevate già la nostra regione?

«È stato un onore suonare a Molfetta davanti a un parterre così affollato, siamo felici di poter tornare e portare tutta la nostra scaletta nelle prossime settimane. Non eravamo mai stati qui prima, e non vedevamo l’ora: tra l’altro per Battiti il soggiorno è durato appena 36 ore, per le prossime volte speriamo di avere un po’ di tempo libero in più».

Avete cresciuto una generazione di fan che erano adolescenti quando il vostro successo è esploso. Com’è cambiato il vostro pubblico e che feedback ricevete oggi?

«Molte delle persone che ci seguono sono con noi da quando erano poco più che bambini, eppure continuiamo a conquistare nuovo pubblico. Ce ne accorgiamo dai social: i ventenni di oggi non hanno vissuto quell’epoca, ma la nostra musica sembra resistere al passare del tempo. One Love è un esempio di canzone che uscì vent’anni fa e ancora oggi va in trend topic su Instagram e Youtube».

Avete intrapreso tutti carriere soliste: pro e contro del lavorare in gruppo?

«Siamo fortunati ad avere ognuno i suoi interessi e successi personali, e ci supportiamo sempre l’un l’altro. Ma sappiamo che insieme siamo più forti, come Blue. Funziona bene sul palco e in studio, le nostre quattro voci si mescolano come le nostre diverse personalità».

Una domanda che il pubblico si pone da tempo: nelle ultime apparizioni non si è visto Antony Costa, che è annunciato nella line-up dei concerti pugliesi. Dov’è? A Ostuni ci sarà?

«Antony al momento è impegnato con la tournée di Mamma Mia! The Party a Londra. Sta facendo un lavoro incredibile e aveva già alcuni show programmati, per questo non è riuscito a incastrare il suo calendario con i nostri. Ma possiamo dirlo: a Ostuni ci sarà: ci manca quando non è con noi, ci sentiamo incompleti».

Insomma, adesso quali sono i programmi? Come proseguirà il vostro percorso?

«Vogliamo portare nuova musica e continuare a proporre le nostre hit in tutto il mondo. Ci piace il nostro lavoro, lo facciamo da vent’anni, da quando uscì All Rise: siamo grati e fortunati, daremo il massimo per andare avanti».

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